La sterlina britannica è rimasta sotto pressione di vendita all’emergere di nuove preoccupazioni sulla possibilità di una Brexit disordinata. All’inizio della sessione di negoziazione di oggi, la coppia GBP/USD ha toccato un minimo di 3 settimane, dato l’aumento dell'incertezza prima della scadenza del 31 gennaio. Il Primo Ministro britannico è legalmente obbligato a ritirare il Regno Unito dal blocco commerciale dell’Eurozona entro la fine del 2020, e dopo tale periodo non potranno più essere tenuti colloqui. Gli investitori temono che non verrà realizzato in tempo un accordo commerciale favorevole alla Gran Bretagna.
Alle 11:00 a Londra, la coppia GBP/USD è stata scambiata in rialzo, agli 1,294$, con un guadagno dello 0,0294%, uscendo dal minimo precedente degli 1,29212$. La coppia EUR/GBP scambia inferiore ai 0,8557 pence, con una perdita dello 0,1284%; nella sessione di trading di oggi, la coppia ha oscillato dai 0,85546 pence ai 0,85803 pence.
Migliorano le prospettive per il dollaro australiano e neozelandese
Durante gli scambi in Asia, il Dollaro australiano si è rafforzato toccando un massimo di 4 mesi in una prospettiva ottimistica per i colloqui commerciali USA-Sino. Anche se attualmente inferiore ai 0,6920$, la coppia AUD/USD scambia ancora ben vicina ai 0,6939$, un livello visto l’ultima volta alla fine di luglio, con il dollaro australiano che ha guadagnato oltre l’1% solo nelle ultime quattro sessioni di trading. Anche il Dollaro neozelandese ha trovato supporto grazie all’ottimismo degli investitori, sebbene il NZD/USD sia attualmente scambiato ai 0,6632$, in calo dello 0,0286% dal massimo della sessione dei 0,66420$.