UniCredit, ha dichiarato che intende tagliare 8.000 posti di lavoro e chiedere l'approvazione normativa per un riacquisto di azioni e crescita del patrimonio, che sarà visto come una cartina tornasole per il più ampio settore bancario europeo.
Le mosse fanno parte di un piano strategico quadriennale presentato martedì dall'amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, che porterà anche alla chiusura di 500 filiali nel tentativo di risparmiare 1 miliardo di euro di costi in Europa occidentale.
Mustier non ha fornito dettagli su dove cadranno i tagli al lavoro, ma ha detto che sarebbero stati fatti in un "modo socialmente responsabile".
Negli ultimi 18 mesi, UniCredit ha esplorato le fusioni con altre banche europee come la banca tedesca Commerzbank e la francese Société Générale, secondo quanto riportato dal Financial Times. Tuttavia, Mustier ha affermato che le priorità sono i rendimenti in conto capitale e la crescita organica.
L'approvazione di un riacquisto di azioni da 2 miliardi di euro sarebbe un colpo di stato per Mustier, che dovrà convincere la Banca centrale europea che il bilancio di UniCredit è ora abbastanza solido da restituire agli azionisti il capitale in eccesso.
Magdalena Stoklosa, amministratore delegato alla guida del team europeo delle finanze per Morgan Stanley, ha affermato che se UniCredit avrà successo potrebbe rivelarsi una svolta per il settore bancario europeo in difficoltà.
"Il vero significato di una banca dell'eurozona grande e liquida che è in grado di riacquistare azioni è l'approvazione finale da parte regolamentare che segnala la fine del periodo di risanamento e riabilitazione del bilancio".
Il riacquisto di azioni pianificato significa che la banca aumenterà la sua distribuzione di capitale per quest'anno al 40% dell'utile netto sottostante dal 20%. Una combinazione di dividendi e riacquisti lo spingerebbe al 50% nel 2023. Complessivamente, la banca ha dichiarato che entro il 2023 verranno restituiti agli investitori 8 miliardi di euro quando saranno inclusi 6 miliardi di dividendi.
In un piano di ampia portata, UniCredit ha anche annunciato un calendario più rapido per ridurre i crediti in sofferenza, impegnandosi a ridurre i crediti deteriorati a meno di 9 miliardi di euro entro la fine dell'anno e sotto i 5 miliardi di euro entro la fine del 2020.