Il bilancio delle vittime per i colpiti dal coronavirus nato in Cina è salito a 17 mercoledì, generando increspature di preoccupazione in tutto il mondo. La preoccupazione deriva da diversi fattori. In primo luogo, non esiste alcuna vaccinazione nota per la malattia e nessuna conferma della sua origine esatta, lasciando gli ufficiali sanitari sconcertati su come trattare la malattia e contenerla. In secondo luogo, il nuovo anno lunare cinese dovrebbe iniziare questo prossimo sabato, con un aumento dei viaggi previsto sia in Cina che all'estero, che può estendere la portata del virus. Una terza preoccupazione deriva dalle preoccupazioni che i timori di contagio avranno un impatto negativo sull'economia globale, soprattutto se i viaggiatori hanno paura di viaggiare, gli acquirenti hanno paura di fare acquisti e le persone preoccupate di prendere i mezzi pubblici.
Nonostante le preoccupazioni, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), riunitasi mercoledì, ha rinviato la sua decisione di dichiarare il virus un'emergenza sanitaria globale, sostenendo che al momento non sono disponibili informazioni sufficienti per prendere questa decisione. L'OMS si riunirà di nuovo giovedì per determinare se possono raccogliere abbastanza informazioni per prendere una decisione adeguata. Secondo l'OMS, il virus si sta attualmente diffondendo solo attraverso relazioni strette, come familiari e badanti, e la maggior parte dei casi non è stata diffusa a estranei.
I mercati reagiscono
Giovedì pomeriggio i prezzi del petrolio sono stati più bassi in Asia, spinti dalle preoccupazioni per un eccesso di offerta di greggio e una diminuzione della domanda dovuta al virus. Queste preoccupazioni hanno messo in ombra l'interruzione dell'offerta in Libia iniziata all'inizio di questa settimana. I futures WTI degli Stati Uniti sono scesi dell'1,87% a 55,68 $ al barile e i future sul greggio Brent sono scesi dell'1,6% a 62,20 $ al barile. Il dollaro è crollato contro lo yen rifugio mentre i trader si sono riversati su attività meno rischiose. Il biglietto verde è sceso dello 0,282 per cento rispetto allo yen alle 14:25 HK / SIN, scambiato a 109.53. Il dollaro ha registrato guadagni contro lo yuan, salendo dello 0,34 per cento a 6,9276 CNY, poiché i trader hanno espresso preoccupazione per la situazione in Cina.
Anche tutti i principali indici azionari asiatici sono stati più bassi giovedì. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha guidato i ribassi, precipitando del 2,81% a metà pomeriggio. Il Nikkei 225 del Giappone è sceso dello 0,98 per cento e il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,97 per cento.