L’Euro ha inizialmente tentato di rafforzarsi nella sessione di negoziazione di lunedì, ma è poi caduto piuttosto duramente, andando in direzione del livello psicologicamente e strutturalmente importante degli 1.10. Il mercato si è assestato sopra quel livello durante la maggior parte della giornata, a suggerire che gli acquirenti sono disposti a intervenire nel tentativo di mantenere ancora questo intervallo di trading. Non si tratta necessariamente di un segnale rialzista, mi dice piuttosto che per la coppia EUR/USD sarà difficile crollare. Un crollo sotto al livello degli 1,0980 rappresenterebbe la continuazione del segnale fortemente negativo, forse spalancando le porte al livello degli 1,09 e infine al livello sottostante degli 1,0750, cioè la scena di un divario proveniente dai grafici del termine più lungo.
Esaminando il grafico EUR/USD, per qualche tempo abbiamo chiaramente scambiato in un intervallo di 200 punti, quando il livello degli 1.10 ha offerto un supporto significativo. Il lato rialzista si trova nei pressi della soglia degli 1.12, dunque la coppia si trova ad un estremo in cui abbiamo già visto l’entrata degli acquirenti sul mercato in precedenza: questo è il motivo per cui una rottura ribassista sotto agli 1.0980 si rivelerebbe così negativa, perché oltrepasserebbe l’ultimo tentativo di break ribassista sotto l’intervallo.
I dati tedeschi dell’indice IFO sul clima aziendale pubblicati durante il giorno hanno deluso straordinariamente, guidando di conseguenza la debolezza della moneta unica. Teniamo presente che l’economia tedesca rappresenta una parte enorme dell’economia europea, e persistono ancora molte preoccupazioni nei riguardi dell’Unione Europea, e la valuta lo riflette. Tutto considerato, potremmo benissimo stampare un break sopra i massimi della sessione di lunedì, dando al mercato la scusa per tornare indietro verso la media mobile esponenziale a 50 giorni più in prossimità del livello degli 1,11 che si trova anche nel mezzo dell’intervallo totale, rendendolo il “fair value”. In definitiva, questo mercato continua ad essere molto instabile e oscillare avanti e indietro in base agli ultimi numeri pubblicati nei giornali. Ci sono diversi dati statunitensi in uscita questa settimana e avranno un’enorme influenza su questa coppia; ci sono comunque alcuni livelli molto ovvi da osservare per predire la direzionalità futura, almeno nel breve termine.