Nella giornata di oggi, Stati Uniti e Cina firmeranno la fase 1 del loro accordo commerciale. Il presidente Donald Trump e il vice premier cinese Liu He dovrebbero incontrarsi e firmare l'accordo durante un evento che si sta svolgendo alla Casa Bianca.
Il documento di 86 pagine ha lo scopo di incrementare gli acquisti cinesi di beni e prodotti americani di circa due miliardi di dollari in due anni di fatto.
Il governo degli Stati Uniti mira a colmare il divario commerciale tra Stati Uniti e Cina, chiedendo alla Cina di cambiare la sua posizione in merito a trasferimenti forzati di tecnologia, problemi di proprietà intellettuale, sussidi, restrizioni al commercio digitale, manipolazione della valuta e apertura del settore finanziario cinese. Tuttavia, non tutti questi dettagli verranno valutati nell'accordo commerciale di fase 1 e secondo i funzionari statunitensi, saranno inclusi in una potenziale fase 2.
Molti dubitano di un potenziale cambiamento nello status quo, poiché gli Stati Uniti hanno introdotto un meccanismo di applicazione che reintrodurrebbe le tariffe sui beni cinesi nel caso in cui la Cina non rispettasse le condizioni dell'accordo commerciale. In passato la Cina non aveva rispettato le richieste degli Stati Uniti, quindi v’è la possibilità di tornare alla situazione attuale.
L'accordo commerciale, che è stato chiamato "un grande e bellissimo mostro" dal presidente Donald Trump la scorsa settimana durante una manifestazione, avrebbe posto fine a una guerra commerciale di 18 mesi che ha destabilizzato l'economia globale.
L'economia cinese è destinata a crescere del 6% nel quarto trimestre
Secondo un sondaggio condotto da Reuters, l'economia cinese è cresciuta al suo ritmo più debole in 30 anni nel quarto trimestre a causa di una debole domanda locale e internazionale di beni cinesi.
Secondo 65 analisti intervistati da Reuters, l'economia dovrebbe crescere dal 5,8 al 6,3 per cento durante il quarto trimestre. Ciò farebbe passare la crescita economica cinese dal 6,6 per cento nel 2018 al 6,1 per cento nel 2019. Gli analisti prevedono inoltre che l'economia cinese rallenterà ulteriormente nel 2020, e aspettandosi una crescita del 5,9 per cento.
Ciò aumenta la probabilità di vedere il governo cinese implementare ulteriori misure di stimolo in futuro.
I 18 mesi di guerra commerciale hanno colpito pesantemente il settore delle esportazioni cinesi, poiché gli Stati Uniti hanno imposto tariffe sulle merci cinesi, interrompendo in modo significativo le catene di approvvigionamento globali.
Alle 11:16 GMT il dollaro USA è rimasto pressoché stabile rispetto allo Yuan cinese, crescendo dello 0,014 percento e toccando il livello dei 6,8851.