La malattia è spiacevole, spesso pericolosa e preoccupa persone, medici professionisti e l'Organizzazione mondiale della sanità, per una serie di motivi. Ma quando la malattia minaccia i mercati azionari globali, il mondo se ne accorge - e questo è esattamente quello che è successo martedì nei mercati asiatici, quando le notizie sulla diffusione del coronavirus in Cina hanno spaventato i trader e hanno fatto scendere gli indici azionari asiatici in generale. Finora il virus ha colpito circa 200 persone, causando quattro morti e un panico diffuso in vista delle celebrazioni per il capodanno cinese che inizieranno alla fine di questa settimana, aumentando i viaggi in Cina e all'estero, il che probabilmente aiuterà la diffusione del virus.
Il virus, noto anche come il virus Wuhan, che è il distretto in cui è stato scoperto, è simile alla polmonite, e i funzionari sanitari affermano che è iniziato come un virus animale e si è incrociato con l'uomo alla fine di dicembre. Poco si sa sul virus in questo momento, anche se sono stati segnalati casi lontani come Giappone, Corea del Sud e Tailandia.
Il virus può potenzialmente avere gravi ripercussioni sull'economia, suggeriscono gli analisti sia della CNBC che della Reuters, perché può indurre le persone a smettere di viaggiare, mangiare fuori, fare shopping o prendere i mezzi pubblici, poiché temono di essere esposte al virus. Molti analisti ricordano lo scoppio della SARS del 2003 con timore e ricordano che il turismo in alcune regioni è diminuito del 45% su base annua.
Per ora, il Wuhan / coronavirus sembra essere meno grave della SARS, ma gli operatori sono ancora spaventati. Il Shanghai Composite è sceso dell'1,34 per cento alle 14:07 HK / SIN, e il composito di Shenzhen è sceso dell'1,19 per cento. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,98 per cento e persino l'ASX 200 australiano, spesso immune da tali declino a causa della distanza geografica, è sceso dello 0,19 per cento.
Le maggiori perdite sono state osservate a Hong Kong, dove l'indice Hang Seng è crollato del 2,54 per cento, in parte per paura del contagio dei virus e in parte perché l'agenzia di rating Moody ha declassato il rating di Hong Kong lunedì, tagliandolo da Aa3 ad Aa2. L'agenzia di rating Fitch ha fatto una mossa simile a settembre, poiché la regione è entrata in una recessione per la prima volta dalla crisi finanziaria globale del 2008, grazie alle continue rivolte e ai disordini politici.
Altri movimenti del mercato
I futures sul petrolio sono stati più bassi martedì, dopo essere saliti lunedì, temendo che le interruzioni della produzione libica avrebbero stretto i mercati. I future sul greggio Brent sono scesi dello 0,81% a 64,67$ al barile e i futures WTI statunitensi sono scesi dello 0,46% al barile a 58,27 $ al barile. Tuttavia, anche un'interruzione prolungata dell'offerta ha smesso di preoccupare gli operatori, dal momento che la capacità di riserva dell'OPEC è superiore a 3 milioni di barili al giorno e può essere facilmente utilizzata per aumentare l'offerta, se necessario.
Sui mercati valutari, il dollaro è sceso rispetto allo yen rifugio, scendendo al di sotto del segno 110 per scambiare a 109,94, con un calo dello 0,218 per cento. L'euro è rimasto piatto rispetto al dollaro in un periodo continuato di bassa volatilità, ma la sterlina britannica è riuscita a ottenere un guadagno dello 0,04 per cento rispetto al dollaro, scambiando a 1,3014 $.