La sterlina inglese è in precedenza salita al rialzo contro il dollaro statunitense in risposta all’inaspettato miglioramento dei dati sull'inflazione che hanno contribuito a rafforzare il clima di fiducia. L'Office of National Statistics ha riferito che l'Indice dei prezzi al consumo annualizzato per gennaio era all'1,8%, molto vicino all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra. L'ultimo sondaggio di economisti chiedeva un aumento all'1,6% dal precedente 1,3%. Anche l'Indice dei prezzi al consumo core, che elimina le componenti volatili, è migliorato all'1,6% rispetto all'1,4% di gennaio e un aumento stimato dell'1,5%. Anche i prezzi alla produzione per il mese di gennaio hanno mostrato un netto miglioramento, toccando il 2,1% su base annua, significativamente migliore rispetto ad una previsione di calo al -0,1%; anche la lettura precedente è stata rivista al rialzo da un -0,1% allo 0,9%. Anche i prezzi al dettaglio sono migliorati del 2,7% contro un previsto 2,6%.
Alle 11:05 nelle contrattazioni di Londra, la coppia GBP/USD è stata scambiata agli 1,2983$, in calo dello 0,1077%, scivolando dal picco della sessione degli 1,30242$. La coppia EUR/GBP ha scambiato più in alto ai 0,8319 pence, con un guadagno dello 0,2084%; la coppia è passata da un minimo dei 0,82939 pence a un massimo dei 0,83297 pence. Il GBP/JPY è stato scambiato ai 143,217 Yen, con un guadagno dello 0,2962%.
Cambiano le previsioni sui tassi della Banca d’Inghilterra
I dati hanno contribuito a consolidare la fiducia degli investitori in merito alla politica monetaria della Banca d'Inghilterra. Secondo i dati, i mercati monetari non si aspettano più un taglio dei tassi da parte della banca entro la fine dell'anno, dopo l’uscita degli ultimi dati e i recenti commenti del nuovo ministro delle Finanze del Regno Unito. Martedì, Rishi Sunak ha dichiarato di aspettarsi che il bilancio del Regno Unito venga presentato come previsto, l'11 marzo. Il ministro delle Finanze ha anche detto di voler fare tutto il possibile dal punto di vista fiscale per rafforzare l'economia, vacillata a seguito dell'incertezza sulla Brexit.