IHS Markit ha recentemente rilasciato i suoi dati sul PMI dei servizi e composito per l'Eurozona. I dati mostrano un’espansione ferma ma più lenta nel settore dei servizi dell'Eurozona, seguita da un miglioramento dell'attività del settore privato.
Il PMI composito di IHS Markit per gennaio si è stabilizzato ai 51.3 dopo il dato di 50.9 a dicembre. Questo cambiamento positivo è stato principalmente guidato da una più lenta espansione nel settore dei servizi, in quanto il PMI dei servizi era ai 52,5 dopo i 52,8 di dicembre. Il PMI manifatturiero è salito ai 47.9 rispetto ai 46.3 di dicembre, segnalando una contrazione, ma a un ritmo più lento.
“L'indice ha indicato un tasso di crescita modesto, ma comunque il più alto registrato dal sondaggio dello scorso agosto”, ha dichiarato IHS Markit nel suo rapporto.
Questa è una buona notizia per i mercati azionari europei. Alle 9:46 GMT l’inglese FTSE 100 è salito dello 0,76 per cento, raggiungendo il livello dei 7.496,55. L'indice di riferimento francese CAC 40 è salito dell'1,01 per cento, ai 5.994,84 seguito dallo spagnolo IBEX35, che ha guadagnato lo 0,71 per cento ai 9.631,00 e dal DAX tedesco, che è salito dell'1,23 per cento ai 13.445,42.
L’Europa ha sofferto molto a fine dello scorso anno, con una crescita economica rallentata quasi a zero dopo un anno molto duro influenzato dall'incertezza associata alla guerra commerciale del presidente Donald Trump contro la Cina e alla crisi politica della Brexit. Anche la Banca centrale europea è in fase di revisione della sua posizione di politica monetaria, data la sua incapacità di guidare i livelli di inflazione verso il suo obiettivo rispetto ad altre autorità monetarie, ma nemmeno le minacce di una guerra commerciale (questa volta contro l'Europa) aiutano.
“Sebbene le tensioni della guerra commerciale USA-Cina si siano raffreddate, la retorica commerciale degli Stati Uniti si è ora orientata verso l'Europa, con il settore automobilistico che sembra particolarmente vulnerabile alle minacce tariffarie”, ha spiegato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit, evidenziando i timori associati alle negoziazioni post-Brexit tra Eurozona e Regno Unito, nonché il disagio causato dall'epidemia di Coronavirus.
L'euro sta attualmente subendo perdite a causa dell'attuale umore positivo attorno al dollaro statunitense. Alle 10:07 GMT l'euro ha perso lo 0,14 per cento contro il biglietto verde, scendendo al livello degli 1,1026. D'altra parte, è avanzato dello 0,21 per cento contro il franco svizzero, raggiungendo il livello degli 1,0724, ed è rimasto pressoché stabile contro lo yen giapponese, guadagnando lo 0,02 per cento ai 120,96.
I mercati stanno ora aspettando il prossimo discorso del presidente della BCE Christine Lagarde, che si terrà più tardi nella giornata di oggi.