Il dollaro statunitense si sta impostando per registrare il suo più grande declino in una sola settimana in più di dieci anni, dopo che diverse banche globali mondiali hanno annunciato uno sforzo concertato per fornire liquidità. Gli Stati Uniti hanno guidato l’iniziativa con l’annuncio di un pacchetto di stimolo da 2,200 miliardi di dollari. Il sollievo derivato dai loro sforzi ha contribuito a calmare le preoccupazioni del mercato per la recessione globale causata dall'epidemia di Coronavirus. A inizio settimana, i dati sul lavoro negli Stati Uniti hanno mostrato l’incredibile cifra di 3,3 milioni di nuove richieste di indennità di disoccupazione, un numero molto al di sopra del milione previsto. In precedenza, le richieste settimanali maggiori si erano verificate nel 1982, quando ne furono registrate 695.000.
Alle 10:37 di Tokyo, l’USD/JPY era scambiato ai 108,6670 Yen, con una perdita dello 0,7548%; la coppia è passata da un minimo dei 108,552 Yen a un massimo dei 109,751 Yen in questa sessione di negoziazione. La coppia GBP/USD è stata scambiata agli 1,2195$, in rialzo dello 0,353% e fuori dal picco della sessione degli 1,22142$. Anche l’EUR/USD è stato scambiato al rialzo agli 1,1045$, con un guadagno dello 0,126%, fuori da minimo di sessione degli 1,10203$.
Le valute ad alto rischio guadagnano sul biglietto verde
Anche le valute ad alto rischio sono riuscite a beneficiare del cambiamento nel sentiment di mercato verso il dollaro, compresi i dollari australiano e neozelandese. Il dollaro australiano, infatti, ha riguadagnato dalla sua depressione di 17 anni, segnando un profitto di circa il 10%. L’AUD/USD è stato scambiato in rialzo a 0,6086$, con un guadagno dello 0,6949%, mentre il NZD/USD ha scambiato in rialzo ai 0,5981$, in aumento dello 0,7122%. Nel corso della giornata, il pacchetto di stimolo statunitense verrà votato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti; dovrebbe passare ed essere presentato al Presidente per la sua firma.