Il dollaro statunitense ha subito forti pressioni di vendita, in particolare nei confronti dell'euro e dello yen giapponese, attribuito dagli analisti a un crollo dei rendimenti dei titoli del Tesoro americani. Le crescenti preoccupazioni per le ripercussioni del Coronavirus hanno portato ad aspettative secondo cui la Federal Reserve potrebbe agire con un altro taglio ai tassi, forse anche alla fine di questo mese. Con il fatto che gli ultimi 50 punti base sono stati considerati un adeguamento di “emergenza” alla politica monetaria, operatori e analisti ritengono che, se la Fed non effettuerà un altro taglio definitivo dei tassi, per lo meno telegraferà le sue intenzioni alla prossima riunione politica. L'incertezza ha portato alla mancanza di fiducia dei trader i quali, di conseguenza, stanno fuggendo dall'onnipotente Dollaro.
Alle 10:37 negli scambi di Tokyo, l'USD/JPY è stato scambiato in calo ai 106.1500 Yen, giù dello 0,01% e fuori dal minimo della sessione dei 106,024 Yen; nel tardo giovedì, la coppia aveva toccato un minimo di 6 mesi ai 105,96 Yen. Anche l'EUR/USD scambiava inferiore ai 1,1228$, una perdita dello 0,0214% e ben fuori dal picco precedente degli 1,12423$.
Focus sui dati sul lavoro negli Stati Uniti
Più tardi nella giornata di oggi, dovrebbe uscire il Rapporto sui salari non agricoli del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Attualmente, gli economisti prevedono che i numeri di febbraio mostreranno la creazione di soli 175.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 225.000 registrati nel mese precedente. Anche le entrate orarie medie dovrebbero essere diminuite, al 3% dal 3,1%. I mercati diffidano di una sorpresa e saranno ansiosi di vedere se i dati del mese precedente verranno adeguati.