Dopo diversi giorni di pesanti perdite contro i beni rifugio, il dollaro USA si è finalmente stabilizzato negli scambi di Londra. Tuttavia, gli analisti avvertono che i rischi del biglietto verde rimangono elevati mentre il governo degli Stati Uniti tenta di mitigare la minaccia di ricaduta della pandemia di Coronavirus. Il presidente degli Stati Uniti prevede di tenere una conferenza stampa più tardi oggi per discutere le misure che il governo potrebbe prendere; alla fine di questa settimana, il Segretario del Tesoro prevede di incontrare funzionari delle principali banche della nazione prima di implementare eventualmente ulteriori misure. Gli strateghi valutari ritengono inoltre che anche la guerra dei prezzi del petrolio stia mettendo pressione sul dollaro, ma che gli sforzi per coordinare una risposta ai massimi livelli del governo potrebbero fornire qualche rassicurazione agli investitori.
Alle 10:05 di Londra, l'USD/JPY è stato scambiato ai 104,5720 Yen, con un guadagno del 2,25% spostandosi ben al di fuori del minimo della sessione dei 101,999 Yen. L'EUR/USD era inferiore, scambiato agli 1,1352$, in calo dello 0,9104%; la coppia ha oscillato da un minimo degli 1,13319$ a un picco degli 1,14611$. L'USD/CHF è stato superiore ai 0,9334 franchi svizzeri, in crescita dello 0,77%.
I trader diffidano ancora delle attività ad alto rischio
Il rimbalzo del dollaro USA ha fornito un rialzo alle attività ad alto rischio, ma i nervosismi si sono insinuati negli scambi. I dollari della Nuova Zelanda e dell'Australia sono entrambi nuovamente sotto pressione di vendita, con le coppie NZD/USD e AUD/USD scambiate inferiori ai 0,6308$ e ai 0,6554$, con una perdita rispettivamente dello 0,401% e dello 0,4768%. Il Dollaro canadese è riuscito a rimbalzare con la coppia USD/CAD scambiata in ribasso agli 1,33668$, con una perdita dello 0,19%; la coppia aveva raggiunto un valore degli 1,36082$.