Martedì pomeriggio la Federal Reserve ha adottato misure di emergenza con una decisione unanime di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base. I benchmark di Wall Street non sono riusciti a rispondere positivamente alle notizie, nonostante le speranze di un impulso immediato ai mercati.
Martedì sera il presidente della Fed di Chicago Charles Evans ha dichiarato che si aspetta che il virus avrà un impatto "di breve durata" sull'economia degli Stati Uniti, ma altri analisti non sono così sicuri di questa valutazione. Le aziende sono state duramente colpite in tutto il mondo, con chiusure e rallentamenti nelle fabbriche cinesi che hanno fermato la produzione e le vendite di prodotti in tutto il mondo, interrompendo la domanda di petrolio e colpendo uomini e donne d'affari e consumatori. I voli cancellati hanno causato un calo significativo dei prezzi delle compagnie aeree e anche gli hotel soffrono significativamente della perdita di entrate.
Tuttavia, Evans ha previsto che una volta che il virus sarà contenuto in modo più sicuro e si tornerà al lavoro, l'economia riceverà un impulso immediato e tornerà ai livelli normali.
Contrariamente alle opinioni moderate di Evans, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha avvertito lunedì che la diffusione del coronavirus sta affliggendo l'economia globale peggio della crisi finanziaria del 2008 e che le banche centrali devono essere pronti a combattere contro ulteriori cali.
I mercati globali rimangono volatili
Tutti e tre i benchmark di Wall Street hanno chiuso martedì di quasi il 3% in meno, ma molti indici asiatici sono stati scambiati modestamente in rialzo mercoledì pomeriggio. A partire dalle 15:03 HK / SIN, il Kospi della Corea del Sud ha fatto un balzo del 2,24 per cento, i maggiori guadagni della giornata. Il Nikkei 225 del Giappone ha guadagnato lo 0,08 per cento, mentre i compositi cinesi di Shanghai e Shenzhen erano entrambi più alti, rispettivamente dello 0,43 per cento e dello 0,07 per cento.
I futures sull'oro sono scesi dello 0,03 per cento mentre i futures sul petrolio sono aumentati. I futures WTI statunitensi sono aumentati dell'1,17 percento a 47,73 $ al barile, mentre i future sul greggio Brent hanno guadagnato l'1,06 per cento a 52,41 $ al barile.
Sui mercati valutari, il dollaro si è rafforzato contro la maggior parte dei suoi partner commerciali, scambiando dello 0,32 per cento contro lo yen a 107,46. L'euro è sceso dello 0,143 per cento rispetto al biglietto verde da scambiare a 1,116 $ mentre la sterlina britannica è rimasta stabile.