Il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha dichiarato mercoledì che, a causa dell'indipendenza della Banca centrale, nessuna corte costituzionale può decidere cosa può fare o meno la banca.
Conte faceva riferimento al fatto che ieri un alto tribunale tedesco ha decretato che la Bundesbank avrebbe dovuto interrompere l'acquisto di obbligazioni nell'ambito dello schema di stimolo della BCE, a meno che non potesse dimostrare la necessità di tali acquisti e il loro programma "proporzionale". Il tribunale ha inoltre ordinato alla Bundesbank di vendere le obbligazioni già acquisite nell'ambito di tale regime e ha concesso alla BCE tre mesi per giustificare i suoi acquisti.
Il tribunale tedesco ha inoltre dichiarato esplicitamente che il programma di acquisti del settore pubblico della BCE non è solo illegale, ma anche anti democratico, in quanto non è stato approvato dal governo tedesco o dal suo parlamento.
“Non spetta a nessuna corte costituzionale decidere cosa può o non può fare la BCE. La sua indipendenza è il fulcro dei trattati europei, che sono riconosciuti anche dalla Germania”, ha dichiarato Conte in un'intervista, “trovo fuori posto che un giudice nazionale, sebbene costituzionale, chieda alla BCE di giustificare i suoi acquisti. Non può interferire in queste iniziative”, ha aggiunto.
La BCE ha rifiutato di commentare la decisione, affermando di averne preso nota e ribadendo di essere disposta a fare qualsiasi cosa necessaria nel suo mandato per garantire la stabilità dei prezzi, aggiungendo che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che la banca agisce nell'ambito del suo mandato.
Conte ha anche annunciato che il governo italiano sta lanciando un pacchetto di stimolo da 55 miliardi di euro entro la fine della settimana, oltre a escludere la nazionalizzazione delle aziende.
Ha anche elogiato il comportamento del popolo italiano dopo che il governo ha deciso di sollevare alcune delle restrizioni imposte per fermare l'avanzata dell'epidemia.
“Questo mi fa sperare che la curva dell'epidemia verrà tenuta sotto controllo”, ha detto.
Ordini industriali tedeschi in calo
Secondo i dati forniti dall'Ufficio statistico, gli ordini industriali tedeschi sono precipitati a marzo. Gli ordini industriali sono diminuiti del 15,6 per cento, mentre gli ordini nazionali ed esteri sono diminuiti rispettivamente del 14,8 e 16,1 per cento. Si tratta dei livelli più bassi dal 1991, i più ridotti mai registrati.
Alle 7:34 GMT l'indice DAX è sceso di 58,86 punti, perdendo lo 0,55 per cento e scendendo al livello dei 10.670,60. L'euro ha perso terreno rispetto a diverse valute, scendendo dello 0,06 per cento contro il dollaro statunitense, perdendo lo 0,08 per cento contro la sterlina inglese e scendendo dello 0,37 per cento contro lo yen giapponese. D'altra parte, è rimasto quasi invariato contro il franco svizzero.