In una mossa clamorosa, l’amministrazione Trump ha annunciato ieri una pausa di 90 giorni su tutti i nuovi dazi superiori al 10%, tranne che per la Cina, che invece subirà un dazio del 125%. I mercati azionari sono saliti con guadagni enormi.
- Giornata molto intensa sui mercati, soprattutto azionari, dopo che l’amministrazione Trump – sotto forte pressione e minacce da parte del Congresso – ha annunciato la sospensione per 90 giorni dell’applicazione di tutti i nuovi dazi superiori al 10%. Fa eccezione la Cina, che ha ricevuto subito un dazio del 125% in risposta a quello cinese dell’84% sulle importazioni dagli USA. Il segretario del Tesoro ha annunciato che sono già in corso trattative con partner commerciali asiatici come Vietnam, India, Giappone e Corea del Sud. Si prevede che nei prossimi 90 giorni si negozieranno nuovi equilibri nel commercio globale, con gli Stati Uniti al centro.
- I mercati azionari hanno reagito con forza: il NASDAQ 100 ha chiuso con un +12,02%, l’S&P 500 con un +9,52%. In Asia, il Nikkei 225 è salito del 9,13%, e persino l’HSI cinese ha guadagnato il 2,95% nonostante il nuovo dazio. Sono movimenti storici, simili a quelli visti durante la crisi finanziaria globale del 2008/2009.
- Anche i mercati delle materie prime hanno registrato rialzi: l’oro è in crescita per il secondo giorno consecutivo e si avvicina al suo massimo storico; acciaio, cacao, rame, legname e il petrolio WTI sono saliti tra il 6% e il 10%.
- Nel mercato Forex si è assistito a un forte movimento “risk-on”: dollaro neozelandese e australiano in rialzo, mentre valute rifugio come franco svizzero e yen giapponese risultano deboli. Il dollaro USA resta poco mosso, mentre i grandi incroci valutari (come AUD/CHF) mostrano maggiore volatilità. L’EUR/USD resta in un trend rialzista di lungo termine.
- I rendimenti dei titoli di Stato USA a breve termine sono aumentati significativamente ieri. Il mercato crede che, se le trattative sui dazi avranno successo, la Fed manterrà i tassi più alti più a lungo. Lo strumento CME FedWatch ora prevede 3 tagli dei tassi nel 2025 per un totale di 0,75%, in calo rispetto ai 4 tagli previsti per un totale dell’1% prima della notizia.
- Il Bitcoin ha registrato un solido rialzo ieri, anche se meno marcato rispetto agli altri asset rischiosi, e tecnicamente resta bloccato in un pattern ribassista che dura da settimane.
- Oggi è attesa un’importante pubblicazione: i dati sull’inflazione USA (CPI), che dovrebbe calare dal 2,8% al 2,6% annuo. Un valore inferiore alle attese potrebbe spingere al rialzo gli indici azionari statunitensi, mentre un valore superiore potrebbe rafforzare il dollaro USA.
- In uscita oggi anche i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti.