- L’evento principale che guida il sentiment oggi sono le dichiarazioni di ieri del presidente Powell, secondo cui un taglio dei tassi alla riunione della Fed di fine mese è diventato più probabile. Il CME FedWatch indica che i mercati stanno prezzando un taglio di 0,25% questo mese e un altro alla successiva riunione di dicembre. Le Borse (soprattutto USA) sono salite e il Dollaro USA si è indebolito. I rendimenti dei Treasury USA stanno testando i minimi di lungo periodo, per cui i trader di tendenza stanno valutando posizioni short sul rendimento del Treasury USA a 2 anni.
- I metalli preziosi sono in forte evidenza, tutti in salita con robusto momentum rialzista. In particolare:
- L’oro sta spingendo a un nuovo record a 4.190 $ mentre scrivo, durante la sessione asiatica. Si muove in “territorio inesplorato” e non è possibile stimare un tetto al rialzo; è anche un segnale rialzista che la soglia dei 4.000 $ sia stata superata senza grande resistenza.
- L’argento è salito con forza ieri segnando un nuovo massimo storico a 53,62 $, ben oltre il picco dei “fratelli Hunt” del 1980. Come l’oro, può proseguire verso qualsiasi livello e ha superato con facilità la soglia psicologica dei 50 $.
- Il platino è in rialzo, ma non ha ancora ritestato il massimo della scorsa settimana. Sebbene i futures sul platino siano troppo grandi per la maggior parte dei retail, è possibile ottenere esposizione tramite l’ETF PPLT, più accessibile.
- Il palladio è salito a un nuovo massimo a 2 anni e il suo price action appare rialzista. Anche qui, per chi non opera i futures, l’esposizione al prezzo del palladio si può ottenere tramite l’ETF PALL.
- I trader di trend e momentum saranno interessati a posizioni long su oro e argento, e probabilmente anche su platino e palladio.
- Sul Forex, il Dollaro australiano è la valuta principale più forte dall’apertura di Tokyo di oggi, mentre il Dollaro neozelandese è il più debole. La coppia USD/JPY è sotto i riflettori dopo aver attivato un segnale long presso la maggior parte dei fondi trend-following.
- Gli asset rischiosi sono in generale più alti grazie al rimbalzo dell’azionario USA. Sia l’indice S&P 500 sia il NASDAQ 100 mostrano un’impostazione rialzista, con lo S&P 500 che appare leggermente più forte in senso ampio.
- Oggi non sono in calendario dati macro potenzialmente ad alto impatto.