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È previsto per stamattina il rilascio dei dati sulle scorte di petrolio greggio, ma durante la notte i prezzi sono scesi di nuovo dopo che il maggior esportatore, l’Arabia Saudita, ha tolto ogni speranza di vedere un taglio alla produzione.

La Cina ospiterà il summit del G20 per il 2016, che avrà il suo culmine con l’incontro dei leader del G20 nella città di Hangzhou il prossimo 4-5 settembre.

I mercati azionari asiatici sono saliti con cautela lunedì, con gli investitori che aspettavano i dati dei sondaggi industriali di Febbraio per farsi un’idea sulla situazione dell’economia globale.

Venerdì le borse asiatiche sono scese dal quasi massimo su tre settimane, poiché i prezzi del petrolio si sono invertiti e gli investitori sono rimasti diffidenti circa le previsioni per l’economia globale.

Mercoledì il rilascio dei verbali ha evidenziato un mercato del lavoro attivo nonostante i disordini dei prezzi del petrolio greggio, la Cina e il Dollaro forte.

Martedì i quattro maggiori paesi produttori di petrolio (Qatar, Arabia Saudita, Russia e Venezuela) hanno accettato di compiere uno sforzo nel tentativo di bloccare la produzione ai livelli di gennaio, senza però annunciare un taglio della produzione del crude oil.

Martedì è proseguito il rally dei principali mercati asiatici, ma gli analisti sono ancora incerti che sia la fine della volatilità che sta scuotendo i mercati dall’inizio del 2016.

La valuta cinese ha toccata il suo livello più alto quest’anno dopo che la PBOC l’ha guidata improvvisamente al rialzo contro il Dollaro, lunedì, contro un’ondata di incertezza nei mercati finanziari globali.

Venerdì il Governatore della Bank of Japan Haruhiko Kuroda ha incontrato il primo ministro Shinzo Abe, e i due hanno discusso degli sviluppi economici globali e di mercato.

Il Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha espresso incertezza in merito ai futuri aumenti dei tassi d’interesse, citando questioni legali che richiedono ulteriore chiarezza prima di modificare i tassi.

Martedì il Dollaro canadese è rimasto stabile nonostante un calo dei prezzi del greggio, riportando profitti dopo l’abbassamento degli spread dei bond canadesi e statunitensi.

Martedì il Dollaro è sceso in fretta al 114,22 contro lo Yen, prima di rimbalzare oltre il 115. La coppia ha toccato il livello più basso registrato da novembre 2014, con un crollo dell’1,10%.

Oggi è iniziato l’anno cinese della scimmia, che ha dato il via ad una settimana di festività durante la quale saranno sospese tutte le attività di trading.

Il Dollaro statunitense ha oscillato giovedì, in vista dell’uscita del rapporto sui Non-Farm Payroll, prevista per la tarda giornata di oggi, e che potrebbe dare qualche indizio sulle previsioni della politica monetaria della Federal Reserve.

Il Dollaro ha subìto il peggior calo in sette anni contro le valute più importanti, con i dati che indicano che un rallentamento nel settore dei servizi ha fatto crescere le preoccupazioni per la forza dell’economia statunitense.