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Le Borse asiatiche sono salite a toccare massimi su 2 settimane e mezzo giovedì, in vista delle feste natalizie, sulla scia dei profitti di Wall Street e della ripresa dei prezzi del petrolio.
Lunedì le Borse cinesi hanno guidato al rialzo i mercati asiatici, mentre il prezzo del crude oil della Brent è sceso ad un minimo su 11 anni.
Le Borse asiatiche sono scese venerdì, rimanendo tuttavia ancora in pista per registrare guadagni dopo l'aumento tassi FED e la svalutazione dello Yuan.
L’aumento di mercoledì dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve non ha sorpreso nessuno. I mercati hanno reagito di conseguenza, con performance molto solide a livello globale.
Mercoledì le Borse asiatiche sono salite prendendo esempio da Wall Street; il Dollaro ha mantenuto i profitti sulla scia di un aumento dei rendimenti del Tesoro.
Martedì i titoli asiatici sono saliti, spostandosi dai loro massimi di sessione, fra le preoccupazioni per la volatilità dei prezzi del greggio e in vista del previsto aumento dei tassi d’interesse statunitensi.
La Reserve Bank of New Zealand ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento ed il tasso ufficiale di sconto, portandolo al 2,5%.
Martedì il Dollaro statunitense ha visto un’impennata contro il Loonie canadese, arrivando a toccare 1,3600$ e stabilendo un nuovo picco su 11 anni.
I paesi dell’OPEC continuano a produrre petrolio quasi a livelli record, facendo restare i prezzi vicini a minimi su 7 anni martedì.
I titoli asiatici hanno perso gran parte dei guadagni della sessione mattutina avvicinandosi a una chiusura quasi piatta durante la notte, in previsione dei rapporti economici di questa settimana.
La decisione del Presidente Mario Draghi di portare il tasso di deposito della BCE ad un minimo storico di -0,3%, giovedì ha fatto salire l’Euro.
La BCE ha sorpreso e deluso i mercati oggi, visto che il presidente Mario Draghi ha annunciato l’estensione del programma di QE ed un taglio al tasso sui depositi dello 0.10%.
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Registrati per ricevere gli ultimi aggiornamenti di mercato ed i segnali gratis direttamente alla tua email.Mercoledì la Bank of Canada ha lasciato i propri tassi d’interesse chiave overnight allo 0,50%, dichiarando che l’economia interna si sta espandendo come previsto, nonostante i bassi prezzi del greggio e altre pressioni.
L’aumento dei tassi da parte della Fed è di nuovo al centro dell’attenzione, con alcuni analisti che si domandano se il Presidente Janet Yellen introdurrà la nuova mossa prima della fine dell’anno.
Martedì la RBA ha dichiarato che l’economia australiana si sta espandendo a velocità moderata, nonostante il brusco calo che ha colpito i prezzi delle materie prime.