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L’aumento dei tassi da parte della Fed è di nuovo al centro dell’attenzione, con alcuni analisti che si domandano se il Presidente Janet Yellen introdurrà la nuova mossa prima della fine dell’anno.

Martedì la RBA ha dichiarato che l’economia australiana si sta espandendo a velocità moderata, nonostante il brusco calo che ha colpito i prezzi delle materie prime.

L’Arabia Saudita, primo produttore petrolifero dell’OPEC, rimane fermo sul suo target, e si prevede che manterrà i suoi attuali livelli di produzione.

L’indice Stoxx Europe 600, il DAX tedesco, il CAC francese e il FTSE di Londra hanno chiuso in territorio positivo durante la notte, forti delle aspettative di vedere ulteriori stimoli dalla BCE.

I mercati asiatici si sono mossi al rialzo durante il treding notturno giovedì, sulle aspettative di un inasprimento della politica economica statunitense e le prospettive di nuovi stimoli in Europa.

I prezzi del petrolio greggio hanno sorpreso gli analisti salendo martedì, sulle preoccupazioni delle continue tensioni globali.

I prezzi del petrolio greggio continuanoa scendere nonostante le promesse di Stati Uniti e Medio Oriente di tagliare la produzione per ridurre la sovrapproduzione.

Questa mattina la Fed farà un annuncio a sorpresao, e gli analisti si aspettano notizie in merito ad un rialzo anticipato dei tassi d’interesse rispetto alla data di Dicembre di cui si era parlato finora.

Deutsche Bank ha seguìto la moda, unendosi al gruppo di paesi che si aspetta che alla fine la Fed farà la sua mossa nel giro di un mese.

I titoli asiatici sono scesi mercoledì, con i prezzi del rame che sono andati in perdita, l’allarme di un’altra bomba in Europa e le sparatorie nella capitale francese che hanno fatto diminuire l’appetibilità al rischio.

La sessione asiatica di martedì ha visto una forte inversione delle perdite di lunedì, con l’indice MSCI Asia-Pacific che ha guadagnato l’1,7%, rimbalzando dal minimo su 6 settimane registrato lunedì.

Lunedì l’Euro veniva scambiato marcatamente al ribasso, 3 giorni dopo gli attacchi terroristici di Parigi che hanno lasciato il paese, come il resto del mondo, di sasso.

Venerdì i prezzi del greggio hanno continuato a scendere, dirigendosi al di sotto dei 42,00 Dollari al barile e toccando il loro minimo da Agosto.

Il rapporto appena rilasciato sulla stabilità finanziaria della Nuova Zelanda per il mese di novembre 2015 mostra un quadro nel complesso positivo.

L’ampia svendita globale nei mercati offshore, innescata dalle probabilità di un aumento dei tassi d’interesse USA, ha provocato un calo nelle borse asiatiche.