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Mercoledì lo Yen è sceso e le azioni giapponesi sono salite, fra le speculazioni che il Primo Ministro Shinzo Abe richiederà delle elezioni anticipate.

Le vendite di Alibaba durante il Singles’ Day, l’equivalente cinese del Cyber Monday, martedì hanno oltrepassato la soglia dei 9$ miliardi, superando il record di circa 5,9$ miliardi lo scorso anno.

I mercati azionari asiatici sono andati prevalentemente al rialzo nella giornata di martedì a seguito di un’altra chiusura record per Wall Street, tuttavia il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui mercati australiani.

Le borse cinesi hanno registrato un lunedì misto, con la miglior performance su scala regionale che va alla Cina dopo l’annuncio di una nuova data anticipata di lancio per il collegamento transnazionale con Shanghai.

La banca centrale di Singapore ha restituito quasi 12 miliardi di Dollari di Singapore (9,3 miliardi di Dollari statunitensi) presti in prestito lo scorso anno da 19 istituti di credito, come multa per aver tentato di alterare i tassi d’interesse di riferimento.

Il mercato ha accolto il taglio dei prezzi del petrolio da parte dell’Arabia Saudita come un ulteriore segno che il regno ha intenzione di utilizzare i prezzi come leva per preservare la propria presenza nel mercato.

Anche con i prezzi dell'oro che si avvicinano ad un minimo su 4 anni, gli acquirenti cinesi, il mercato principale a livello mondiale, non sono tentati a comprare oro, segno che i prezzi devono scendere ancora.

Il Dollaro è quasi arrivato a toccare un picco su 7 anni contro lo Yen giapponese mentre il prezzo dell’oro oggi (XAUUSD) è sceso.

Lo Yen è sceso ad un minimo su sei mesi contro il Dollaro dopo l’inaspettato aumento senza precedenti degli stimoli all’economia.

Il Dollaro è salito ad un massimo su quattro settimane dopo che la Federal Reserve ha ritenuto l’economia statunitense forte abbastanza da terminare il proprio programma di acquisto di asset.

Le borse asiatiche sono salite per la quarta giornata di seguito, dopo la chiusura quasi a livelli record dell’indice Standard & Poor’s 500 Index.

Con il rafforzamento del Dollaro e l’avvicinamento del Giappone e dell’Europa verso nuovi livelli di recessione, gli analisti mantengono le preoccupazioni che l’inflazione statunitense non raggiungerà il 2% fissato dalla Fed.

L’Euro è salito dello 0,1% a quota 1,2628 Dollari, per essere scambiato all’interno di un intervallo ristretto dopo aver mostrato una lieve reazione ai controlli sulla salute delle banche dell’eurozona, che hanno mostrato un quadro leggermente migliore di quanto ci si aspettasse.

Sulla scia del rialzo di Wall Street, giovedì sono salite anche le azioni asiatiche, grazie ai forti profitti e al miglioramento dei dati europei.

Mercoledì le azioni statunitensi sono scese dopo che l’indice Standard & Poor’s 500 ha registrato il suo maggior aumento annuale, mentre i titoli energetici hanno portato perdite, tra cui il calo dei prezzi del petrolio.