Il Dollaro Americano si è stabilizzato durante la sessione di trading asiatica di venerdì sia contro lo Yen giapponese che contro l’Euro.
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Lo yen giapponese è rimasto stabile durante l’odierna sessione di trading asiatica: sulla scia del calo dei tassi d’interesse sui buoni del tesoro USA (arrivato come conseguenza dei dati economici inaspettatamente desolanti) gli attori sul mercato FX evitano il dollaro.
La sessione asiatica di martedì ha visto il dollaro Americano fermo contro i propri principali rivali: i trader FX attendono ulteriori prove che la ripresa economica è sul sentiero giusto e che la decisione della Federal Reserve di proseguire con il tapering è quella giusta.
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L’euro è rimasto stabile contro il dollaro statunitense, maggior rivale della moneta unica. La valuta era stata instabile durante le proteste in Ucraina, che hanno visto la destituzione del presidente e la trasformazione del governo.
I dati sull’occupazione migliori del previsto hanno contribuito a far riprendere il dollaro americano: molti investitori ritengono che ora i piani di tapering della Federal Reserve siano più sicuri
La domanda di yen giapponese, autentico bene rifugio, è cresciuta dopo gli ultimi dati economici provenienti dalla Cina, che hanno mostrato che il prodotto preliminare delle industrie, a febbraio, si è contratto per il secondo mese consecutivo.
Il pound è sceso contro l’euro, suo principale rivale, dopo la pubblicazione di una relazione che mostrava che l’inflazione nel Regno Unito è scesa al di sotto dell’obiettivo scelto dalla Bank of England.
Lo yen giapponese è sceso ampliamente dopo che la BOJ (Bank of Japan) ha tenuto inalterata l’attuale politica monetaria, secondo il quale per svalutare lo yen, in caso la moneta salga di valore a discapito dell’economia giapponese, è necessario un allentamento continuo.
I dati economici inaspettatamente deludenti della scorsa settimana hanno portato lo U.S. Dollar Index ad un minimo su 6 settimane, e hanno visto il dollaro scendere ampiamente in Asia.
Il dollaro statunitense e l’indice che tiene traccia delle sue prestazioni continuano ad essere sotto pressione, questa volta a causa della combinazione di dati di vendita al dettaglio inaspettatamente negativi e aumento della disoccupazione.
Dei dati sull’occupazione inattesi e deludenti provenienti dall’Australia hanno aiutato a spedire il dollaro australiano nettamente in basso, facendo resuscitare le speculazioni degli investitori sulla possibilità che la Federal Reserve Bank of Australia consideri un taglio dei tassi d’interesse che aiuti a stabilizzare l’economia dell’isola.
Il miglioramento dei dati commerciali cinesi rilasciati di recente ha contribuito ad alimentare il dollaro australiano, ora ad un picco mensile contro la controparte statunitense.
Lo U.S. Dollar Index si è diretto in basso, rimanendo vicino a un minimo bisettimanale, mentre gli investitori attendono la testimonianza del nuovo presidente della Federal Reserve Bank, che forse potrà gettare luce sul futuro del Quantitative Easing sotto il suo mandato
Lunedì mattina lo yen giapponese è rimasto vicino ai minimi colpiti di recente contro il dollaro e l’euro, che hanno seguito il rally di Wall Street di venerdì scorso.
Il meeting mensile della Banca Centrale Europea incombe, e la moneta unica resta stabile, ma vicino al minimo bimestrale colpito contro il dollaro a inizio settimana.