L’Euro si è mantenuto vicino ai due mesi di minimo nei confronti del Dollaro durante la sessione asiatica, tenuto a questo livello dalla crescente incertezza per la situazione in Grecia e a quando la Troika erogherà la prossima tranche di salvataggio.
DailyForex è un portale d'informazione che ti mantiene aggiornato con le principali notizie forex del momento.
Le notizie scritte dai nostri specialisti forex, ti aiuteranno a capire meglio le tendenze dei mercati forex e agevolare le tue operazioni nel mercato. Potete completare le vostre informazione leggendo anche i nostri articoli forex, sui temi di maggior attualità per i forex traders.
Più recente
In precedenza, durante la sessione asiatica, l’Euro è sceso ad un minimo su due mesi contro il Dollaro americano, per l’accumularsi dei dubbi sull’erogazione della prossima tranche di prestito per la Grecia.
Durante la sessione asiatica, l’Euro si è tenuto giusto al di sopra di due mesi di minimo contro il USD, a seguito della notizia che al Parlamento Greco è stato approvato il budget per il 2013.
Migliori Broker Forex
Durante la sessione asiatica, l'Euro si é avvicinato ad un minimo in due mesi contro il biglietto verde, e questo perché le prospettive per l'Eurozona continuano a peggiorare. A Tokyo, l'EuroDollaro scambiava a 1,2755$, invariata rispetto alla sessione di New York.
Messa la parola fine alle elezioni Presidenziali, adesso gli investitori si concentrano sulle preoccupazioni per il cosiddetto "Fiscal Cliff" che incombe; con la propensione al rischio in gran parte diminuita, durante la sessione asiatica lo Yen giapponese ha colpito un mese di picco contro l'Euro.
Con la vittoria di Obama, il USD è scivolato contro il sicuro Yen durante la sessione asiatica, con gli speculatori già ad anticipare che la Fed continuerà la sua politica di allentamento monetario per almeno una parte dei prossimi quattro anni.
A Tokyo, l’EuroDollaro stava scambiando a 1,2786$, vicino al minimo di 12767$ colpito lunedì sulla piattaforma trading EBS. Gli analisti dicono che l’EuroDollaro continua a negoziare all’interno della stretta fascia d’oscillazione tra 1,2800$ e 1,3200$.
Durante la sessione asiatica, l’Indice del Dollaro statunitense ha colpito due mesi di picco, a seguito degli inaspettati numeri positivi del rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, che suggeriscono che I fondamentali economici americani potrebbero essere costruiti su basi piu’ solide di quelle originariamente presunte.
Le aspettative positive per il rapporto Nonfarm Payroll in arrivo piu' tardi nel pomeriggio dagli Stati Uniti, hanno spedito il Dollaro USA piu' alto rispetto allo Yen giapponese, come gli investitori hanno continuato il loro pullback settimanale dalle valute rifugio-sicuro.
Durante la sessione asiatica, lo Yen giapponese scambiava vicino a quattro mesi di minimo, attribuito in primis ad una svendita guidata dagli importatori ed una riconsiderazione dei recenti sforzi d'allentamento della Bank of Japan.
A seguito delle misure di stimolo annunciate ieri dalla Bank of Japan, lo Yen è scivolato fuori dal picco in una settimana verso il Dollaro statunitense, largamente attribuito ad un aumento della propensione al rischio degli investitori.
Lo Yen giapponese si aggirava intorno ai 4 mesi di minimo nei confronti del Dollaro USA, in attesa dell'incombente scelta della politica monetaria da parte della BoJ, che ovviamente non ha deluso le aspettative degli operatori.
Oggi Wall Street resterà chiusa a causa dell'arrivo dell'uragano Sandy. In Italia, la situazione generale è pressoché in ribasso, con un aumento dello spread tra titoli italiani e Bund tedeschi a 10 anni, dopo il discorso di Berlusconi nel finesettimana.
L'USD/JPY era scambiato a 80,13¥, una perdita dello 0,2% rispetto al picco della sessione a 80,38¥. Gli analisti ritengono che la rottura del picco di giugno di 80,63 yen, potrebbe riportare la coppia a livelli non visti da aprile.
Il Dollaro americano è salito rispetto allo Yen Giapponese durante la sessione asiatica, in conseguenza alle speculazioni che la Banca del Giappone interverrà nella rivalutazione della propria valuta.