È stata una settimana interessante per la sterlina che ha guadagnato parecchio terreno nei confronti del dollaro statunitense. La Bank of England ha avuto un effetto positivo sulla sterlina nel corso della settimana scorsa in seguito alle dichiarazioni ottimistiche rilasciate da Paul Fischer sulla situazione del Regno Unito, che in settimana hanno spinto la coppia GBP/USD al rialzo di 6 big figure. Fischer ha affermato che la banca centrale potrebbe interrompere il suo programma di quantitative easing e ha dichiarato la sua fiducia sul buon funzionamento del programma. Questo dopo una sorpresa positiva nei dati sulla disoccupazione. Sebbene i fondamentali sulla sterlina siano ancora negativi, con i tassi di interesse ancora favorevoli ad altre valute, gli investitori hanno preferito riversarsi sulla valuta sottovalutata spingendola al rialzo per tutta la settimana. Il verbale della riunione della prossima settimana della Bank of England potrebbe rovinare la festa, dal momento che gli analisti si attendono che la banca rimanga per il momento tranquilla e lasci che la sua politica si inserisca nel sistema.
Da un punto di vista tecnico la coppia GBP/USD è rimbalzata sul supporto della trend line e sta ora dirigendosi verso il range. Sebbene vi sia più avanti una trend line minore, ci si attende un consolidamento della coppia intorno ai livelli attuali.
Analogamente alla sterlina, lo yen giapponese ha invertito la direzione nel corso della settimana scorsa. Il miglioramento delle prospettive economiche sostenuto questa settimana dalla BOJ (il giudizio del governo è più pessimista) non ha portato a cambiamenti nella decisione da parte della banca stessa di lasciare i tassi estremamente accomodanti per un certo periodo di tempo facendo dello yen una delle principali “funding currency”. La coppia USD/JPY ha rotto sopra la sua downtrend line ( intorno a ¥89,90) dopo aver fissato una base intorno a ¥88,00, spingendo le medie mobili a 5 e 20 giorni a incrociarsi al rialzo. Le perdite dello yen sono destinate a scuotere i momentum trader che avevano tratto vantaggio dai rally dello yen di agosto e settembre. Con la flessione della fase rialzista dello yen, i momentum trader ai quali conviene avere posizioni long sullo yen rispetto alle valute con maggiori rendimenti, ridurranno le loro posizioni contribuendo ad appesantire le perdite sullo yen. Una rottura sopra ¥91,70 potrebbe offrire spunti per una posizione long a ¥92,90.
Questa settimana è in programma una riunione della Bank of Canada che si prevede rimarrà ferma sulle precedenti posizioni; lascerà i tassi invariati fino a metà 2010. Non si prevede che le preoccupazioni sulla forza del dollaro canadese porteranno a un intervento soprattutto a causa del basso tasso di successo che tale politica potrebbe avere. Sebbene il grafico stia operando sul supporto, un ulteriore debolezza del dollaro associata ad un aumento dei prezzi del petrolio potrebbe portare questa coppia su livelli più bassi nel lungo periodo, per testare il livello di supporto 2.
A cura di: eToro