Il dollaro ha continuato ad essere negoziato sulla difensiva dal momento che gli operatori valutari sono stati costretti ad assimilare un’ondata di notizie economiche. In seguito all’aumento dei tassi da parte dell’RBA, il dollaro australiano ha mostrato significativi guadagni nei confronti del biglietto verde. Questa situazione si è appesantita giovedì dopo che l’economia australiana ha mostrato forti miglioramenti in materia di disoccupazione. Da un punto di vista tecnico il Dollaro Australiano ha presentato un movimento molto interessante, rompendo tutti i livelli di Fibonacci e puntando poi al rialzo. Sebbene potrebbe verificarsi un pullback, l’attuale inclinazione del trend sta segnalando che questa coppia potrebbe tornare verso il suo precedente massimo.
Il dollaro canadese ha fissato un nuovo massimo per l’anno intorno a quota C$1,0565 contro il dollaro statunitense, utilizzando un indice Ivey PMI inaspettatamente forte come catalizzatore. A 61,7 (contro il 56,2 atteso), il report PMI di settembre ha mostrato il risultato migliore da luglio 2008. Nonostante il dato positivo, è necessario sottolineare che l’indice non è destagionalizzato e settembre tende ad essere un mese molto favorevole dal punto di vista delle condizioni economiche.
Giovedì, dopo che i risultati sull’occupazione canadese avevano mostrato una crescita pari a 30.000 posti di lavoro, il dollaro canadese ha fatto registrare nuovi massimi settimanali. La coppia CAD/USD ha rotto lo stretto intervallo formatosi di recente tra 1,0630- 1,1125 e sta presentando un momentum che potrebbe portarla a testare il livello di parità.
Nella zona euro, il presidente Trichet durante la conferenza stampa successiva alla riunione della BCE ha lasciato pochi dubbi in merito al fatto che la BCE lascerà invariate anche nel 2010 le misure convenzionali e anticonvezionali di politica economica. Ad oggi, la banca vuole assicurare che l’economia della zona euro ritorni in buona salute, caratterizzata da un’adeguata crescita economica. Nonostante Trichet abbia sottolineato l’importanza del dollaro dopo la decisione sul tasso di interesse da parte della BCE, i suoi commenti alla fine hanno portato a un rally dell’euro dal momento che è parso chiaro l’atteggiamento poco interventista della BCE. Mentre l’euro ha rimbalzato sotto $1,4740 trovando un supporto intorno a $1,4680, la situazione non ha subito grandi cambiamenti con i nuovi acquirenti dell’euro che cercano di emergere sul pullback.
Questa settimana Oro e Argento hanno guidato il mercato delle commodities. L’Oro ha toccato un nuovo massimo a $1067, mentre l’Argento ha toccato il massimo per il 2009 a $17,91. Un forte breakout tecnico accanto alla crescente domanda per una copertura dall’inflazione ha spinto i metalli preziosi al rialzo nel corso della settimana. Il movimento ha guadagnato momentum dopo che l’RBA ha innalzato il suo tasso d’interesse, in particolare dal momento che oro e argento sono conosciuti per costituire i migliori strumenti da usarsi a copertura dell’inflazione.
A cura di: eToro