Il dollaro ha monopolizzato l’attenzione nel corso della scorsa settimana, rimbalzando nei confronti delle principali coppie di valute, dal momento che gli operatori si sono riversati sul biglietto verde come valuta rifugio. L’euro è rimasto inchiodato durante la settimana, indietreggiando di 5 figure. I risultati economici rilasciati venerdì dall’agenzia statistica dell’Unione Europea Eurostat hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nei 16 paesi che utilizzano l’euro è salito al livello più alto dal 1999. La percentuale dei senza lavoro è salita al 9,7% in settembre, dal 9,6% registrata in agosto. L’Eurostat ha reso noto che a settembre le liste di disoccupazione hanno registrato un aumento di 184.000 unità; ad agosto il numero dei disoccupati era stato pari a 165.000 unità. Questi dati portano a 15,3 milioni il numero totale dei senza lavoro. I risultati mostrano che a settembre 3,2 milioni di persone hanno perso il lavoro. Da un punto di vista tecnico, la coppia EUR/USD è giunta venerdì vicino a un’importante trend line, situazione che la pone al centro dell’attenzione degli operatori. Una rottura del supporto potrebbe condurre verso livelli più bassi.
Il sell off generale della settimana scorsa ha avuto effetti anche sulla Sterlina. Nonostante la Sterlina abbia mostrato una certa forza nei confronti delle sue controparti nel corso della settimana scorsa, i titoli delle principali notizie hanno contribuito a tenere la valuta sotto pressione impedendole di muoversi al rialzo. Le notizie rilasciate da Nationwide relative ai prezzi delle case in rialzo del 2% su base annua, il primo aumento in 19 mesi, e il miglioramento dell’indice sulla fiducia dei consumatori elaborato da GFK da -16 a -13 hanno avuto un’influenza di modesta entità. Guardando avanti, la sterlina rimarrà probabilmente sotto pressione in relazione agli eventi della settimana prossima tra cui il meeting della BoE nel quale ci si attende che il Comitato di Politica Monetaria (MPC) estenderà le misure di Quantitative Easing dopo la fase di contrazione registrata dal PIL nel terzo trimestre.
Dall’altra parte del mondo, la Banca del Giappone ha annunciato la sua intenzione di eliminare gradualmente le misure di emergenza che aveva messo in atto per agevolare le condizioni del credito. Come previsto, il piano di acquisto di commercial paper e obbligazioni societarie dovrà concludersi alla fine di quest’anno. Altri programmi, tra cui il pagamento di interessi sulle riserve in eccesso, verranno comunque ancora attuati. In un contesto di bassi tassi di interesse e bassi livelli di inflazione si può capire perché la notizia si sia rivelata positiva per lo Yen, agevolando un rafforzamento della valuta nipponica nei confronti del Dollaro, dell’Euro e della Sterlina.
A cura di: eToro
USDollaro in leggero recupero
Di DailyForex.com
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