La sterlina britannica si è trovata in balia di un mercato ribassista contro le valute correlate alle materie prime. Ha raggiunto numerosi bassi record in relazione a: AUD NZD e CAD. Proprio quando sembra che non c'è fine al selloff (svendita) della sterlina, iniziano a comparire alcuni segnali di speranza.
Quello immediato può essere trovato sul grafico giornaliero del cross GBP-NZD. Come i suoi simili, questo cross ha registrato un minimo storico a maggio, a quota 2,0330, seguito da un altro ai primi di novembre. Questa volta, però, non è stato molto convincente. A 2,0292, era di poco inferiore a quello precedente, il che definisce la possibilità di una inversione di doppio fondo.
Da allora il prezzo ha recuperato abbondantemente. Il cross GBP NZD è progredito lentamente fino a 2,1230, stallando finalmente a 100 SMA. Finora, questa corsa è confermato dall’indicatore ADX, in aumento lento ma costante. Inoltre, l'indicatore di Momentum si comporta in modo quasi identico, dando ulteriore sostegno a questa corsa.
Un ostacolo principale rimane la resistenza a quota 2,1280, formata dai picchi più recenti. Solo una mossa decisa oltre questo livello convaliderà il doppio fondo, confermando l'inversione dei prezzi nel lungo termine e aprendo la strada al cross GBP NZD verso la prossima grande resistenza a quota 2,2250.