Il EUR/USD è sceso nella sessione di giovedì: il livello 1,30 non poteva sostenere da solo il peso del mercato; detto ciò, manca ancora molto prima di poter dare per finita la ripresa dell’Euro, ancora su livelli di certo alti.
Il mercato ha restituito alcune delle perdite intorno alla fine della sessione, mostrando segni di vita dal lato del supporto poco al di sotto della maniglia sul grande numero, ed è dunque altamente probabile che oggi si ritorni sopra 1,30.
Saprete tutti che al momento non sono particolarmente favorevole all’Euro, ma è vero che il mercato attualmente si sta concentrando sulla Federal Reserve più che su ogni altro elemento, ed ecco perché ritengo che la coppia continuerà a farsi strada attraverso le interferenze, risalendo fino al livello di 1,33.
Due livelli principali
Vedo ancora le maniglie a 1,30 e 1,28 come i principali livelli su cui concentrarsi al momento. In caso si riesca a rompere sotto i minimi di giovedì, reputo la maniglia a 1,28 il prossimo obiettivo; se invece trovassimo azioni di supporto verso fine giornata non mi meraviglierei di ritrovarci di nuovo in ripresa. Dopotutto, la speranza sembra davvero essere l’ultima a morire per quanto riguarda la moneta unica.
Credo che alla fine ricominceremo ad abbassarci di nuovo: questo mercato dipende semplicemente dalla sponda dell’Atlantico su cui la comunità di trading si concentra.In questa stramba catena di eventi siamo stati più attenti alla Federal Reserve e alle sue azioni che a ciò che succedeva in Europa. Ci sono segni che mostrano un principio di soluzione in Europa, ma siamo ancora molto lontani dal poter mettere nero su bianco una soluzione per il problema del debito. Sul breve termine il valore dell’Euro dovrebbbe continuare ad aumentare. Ci sono però le elezioni greche in arrivo, e potrebbero causare preoccupazione. E’ solo questione di tempo prima che si torni di nuovo preoccupati per l’Europa, e allora inizieremo a vendere di nuovo.