Nella giornata di venerdì il EUR/USD ha tentato una ripresa, ma è stato di nuovo buttato giù con la rottura della coppia sopra 1,30. Sembra che al momento l’ampia resistenza al di sopra continui a lavorare a sfavore dei compratori, ma ci sono comunque molti che vorrebbero entrare nella coppia dal lato degli acquirenti, e dunque non credo ci saranno sostanziali pullback al momento.
Infatti, vedo il livello 1,2750 come un’area in grado di attrarre più compratori, andando avanti. Dopotutto, questa ripresa è stata evitata negli ultimi mesi da un gran numero di persone, e come risultato ci sono molti a sperare di partecipare.
Gli europei sono in recessione, ma la Federal Reserve ha annunciato allentamenti per un periodo di tempo “illimitato”, ed ecco perché il Dollaro è arretrato contro tutte le valute, compreso l’Euro ovviamente. E’ quasi ironico il fatto che la BCE sia stata uno dei motivi trainanti nella discesa del prezzo dell’EUR/USD negli ultimi mesi, non intervenendo adeguatamente in difesa della moneta unica. Ecco perché ora è davvero un agente catalizzatore per tassi maggiori: la Federal Reserve ha proseguito nella sua politica di allentamento, e l’Europa non ha fatto in pratica nulla per svalutare la propria moneta, (ma lo farà).
1,2750 dovrebbe tenere, e se non lo facesse…?
Il livello 1,2750 sembra un’ottima posizione per acquistare, ma se l’area non tenesse penserei che lo slancio sia di nuovo tornato dalla parte ribassista. Questa coppia è stata essenzialmente decisa dalla sponda dell’Atlantico su cui di volta in volta si trovava il microscopio, e ritengo continuerà così.
Il livello 1,25 dovrebbe essere di supporto se cadessimo così in basso. Dall’altra parte vedo 1,33 come un punto cruciale, per i compratori che volessero proseguire per questa risalita, per saltare sul lato rialzista. Credo anche che il potenziale pullback che stiamo osservando al momento sia necessario, vista la notevole ripresa della coppia nelle ultime settimane.