Il Dollaro Statunitense, dall’apertura dei mercati domenica, ha guadagnato contro alcune delle sue controparti, mostrando i muscoli a valute come il Kiwi, il Loonie e, certamente, l’oro (XAU/USD)... anche se probabilmente in maniera solo temporanea, dato che gli investitori vedono l’ultimo allentamento quantitativo (QE3) per quello che è, un cerotto momentaneo e non una soluzione, per quanto si possa viaggiare con la fantasia. XAU/USD ha subito un pullback come risultato del picco della scorsa settimana, troppo timido per raggiungere il massimo sui 12 mesi a 1790,50, e la coppia è ora scesa da un alto di 1777,30. Ad ogni modo a febbraio, con i prezzi ai massimi, aveva perso più di 1000 pips in un giorno scatenando un trend ribassista durato all’incirca fino alla recente rottura bullish iniziata il 21 agosto. Da allora la coppia ha salito un gradino dopo l’altro, con una pausa ogni 2-300 pips per correzioni minori o consolidamenti. Questo dato è importante, visto che potremmo anche essere in attesa di un nuovo consolidamento prima che la coppia corra verso i massimi di novembre 2011 e oltre. Le proiezioni di Fibonacci suggeriscono che potremmo vedere la coppia XAU/USD addirittura a 2350, ma non è chiaro quanto ci vorrà per arrivarci. Se i prezzi rompessero i minimi di ieri a 1753,80 potremmo vedere una ricaduta sul Settimanale S1 a 1737,37, un’area con svariati alti e bassi, risalenti ad inizio 2011, e una serie di livelli di supporto. Se il picco delle ultime settimane dovesse essere sfondato aspettatevi una corsa almeno fino a 1800. Nel quadro principale, la resistenza è la chiave a 1790 e 1810, ma ci sono molti pips sulla strada, e potrebbe non fermarsi qui. Sono stato bullish su questa coppia tutto l’anno, come evidenziato dai miei precedenti articoli in materia, e continuo a conservare la mia tendenza tecnica rialzista.
Buon Trading!