Con le vendite del Dollaro statunitense ancora in corso, l’EUR/USD è salito ancora nella sessione di lunedì; il picco del giorno è leggermente arretrato, ma in questo momento appare ancora relativamente forte. I guadagni di lunedì sono ancora più significativi, dato il rimbalzo contro la linea di tendenza, che segnala che il mercato potrebbe voler salire ulteriormente.
Guardando al futuro, nella giornata di venerdì verranno rilasciati i dati sull’occupazione non agricola negli USA (Nonfarm Payroll, NFP), che potrebbero portare a una leggera instabilità nelle prossime sessioni. Vedo ancora l’area a 1,2750, appena al di sotto della linea di tendenza, come un supporto importante, e dunque non credo in un calo della coppia, almeno a breve. Fin quando la Federal Reserve continuerà a stampare moneta il più velocemente possibile la coppia dovrebbe proseguire la sua salita, fino alla prossima crisi europea.
Detto ciò, mi aspetto di vedere alla fine un terribile pullback sull'EUR/USD, e per quest’anno dubito che supereremo il livello 1,35. Appena sopra al punto in cui siamo ora, considero 1,30 una resistenza, e vedo inoltre svariate maniglie.
Range stretti per le prossime sessioni
A causa dei suddetti dati provenienti dal nonfarm payroll, non credo che molti trader vogliano schernire il mercato prendendosi un rischio; ecco perché questa coppia EUR/USD rimarrà un po’ difficile da scambiare, ma continuo a credere che la tendenza verso l’alto sia ancora parte del mercato.
Difatti, non sarei sorpreso di veder svendere l'EUR/USD venerdì in una reazione istintiva, solo per tornare indietro a fine giornata e rigirare la mossa. Credo che, nonostante sull’Europa incombano gravi problemi, il mercato stia decidendo di passare per il cimitero fischiettando, mentre si focalizza sulla Federal Reserve e sul suo programma di allentamento quantitativo. L’Euro dovrebbe continuare a capitalizzare non solo su questo, ma anche sui rendimenti dei bond, che alla periferia del continente iniziano una lieve salita.
