L’USD/CAD, conosciuto dai canadesi anche come Loonie, è di nuovo pari rispetto al cugino del sud, il Dollaro statunitense. I prezzi hanno passato ieri l’1,00, per poi vedere la coppia scambiata leggermente più in alto nella sessione asiatica. Quello di parità è un livello di forte resistenza per questa coppia, che ha passato ben 12 settimane tra febbraio e aprile di quest’anno a tentare di rompere al di sopra, senza riuscire nell’impresa fino a maggio, quando è decollata raggiungendo il picco su 12 mesi a 1,0446; a settembre, tuttavia, ha sperimentato un nuovo minimo su 12 mesi, a 0,9632. Sono buoni numeri per gli esportatori canadesi, meno buoni però per i canadesi che progettavano una vacanza negli USA. La domanda è ora: quanto durerà tutto ciò? L’economia canadese si sta mantenendo in un'economia globale parecchio instabile, grazie alle risorse di cui il paese dispone (tra cui petrolio e oro). Ma col prezzo del greggio e dell’oro parecchio al ribasso ultimamente, il Loonie sta perdendo terreno. Se il petrolio facesse dietrofront, e lo sappiamo bene... allora il CAD tornerebbe in vita per ributtare in basso gli oppositori. Se però il petrolio dovesse continuare a scendere per un altro po’ di tempo, allora potremmo assistere al raggiungimento di 1,0055 o 1,011. Entrambe le aree sono fortemente resistenti e, non appena raggiunte, hanno visto la coppia CAD/USD incagliarsi o tornare indietro. Il supporto è ora 1,000 (ovviamente) ma la zone tra 0,9907 e 0,9950, entrambe forti supporti, sono la chiave di una coppia che spesso si ritrova intrappolata tra questi prezzi come un topo in trappola. Il USD sembra in fase di rafforzamento, e a seconda di chi vincerà le elezioni presidenziali del mese prossimo a Washington potremmo vedere questo trend proseguire, almeno per ora.
Buon Trading!