EUR/USD
Nell’ultimo mese la coppia EuroDollaro è stata scambiata in un range piuttosto stretto, e sembra proseguire allo stesso modo. Se ci pensate tutto ciò ha un senso, con la Spagna che non si preoccupa di chiedere il salvataggio di cui a questo punto il paese ha certamente bisogno. Finché ciò non succede, credo ci sarà una certa pressione ribassista su questa coppia EUR/USD.
Sopra al livello 1,30 vedo un mare di resistenza, esteso fino a 1,35. Tutto questo si fonda sul triangolo discendente formatosi a febbraio. Finché non supereremo il livello 1,35, la coppia rimarrà instabile. Ad ogni modo, vedo uno spostamento sopra 1,28 come una vendita facile, se mai ci dovessimo arrivare.
USD/CAD
A breve termine l’USD/CAD potrebbe benissimo essere il mercato più interessante. Il livello di parità è molto significativo, e se potessimo scavalcarlo potremmo rientrare di nuovo nella precedente area di consolidamento in cui ci trovavamo in precedenza. Quest’area si estende dritta dritta fino al livello 1,04.
La candela settimanale è un martello, che ci suggerisce che i trader più rialzisti stiano arrivando con tutta la loro potenza. Il fatto che la candela si sia formata proprio sotto il precedente livello di supporto suggerisce una possibile ulteriore spinta verso l’alto. Se però rompessimo la base di questa candela, la tramuteremmo in un negativissimo "impiccato".
AUD/USD
La coppia AUD/USD ha formato una candela simile a quella dell’USD/CAD. L’area in cui questa coppia viene al momento scambiata è il centro della linea mediana di un’ampia area di consolidamento, e questo potrebbe essere un tentativo di tornare in cima al rettangolo a 1,06. Una manovra del genere avrebbe bisogno di sentimenti positivi dai mercati, che potrebbero come non potrebbero esserci.
Credo tutto sommato che il Dollaro australiano sarà nel tempo una delle più deboli valute legate a doppio filo alle materie prime, dato che pare che la Reserve Bank of Australia sia pronta in un futuro non troppo lontano a tagliare i tassi. Ecco perché mi riesce difficile pensare che l’AUD/USD possa superare 1,06, e non mi sorprenderei neanche al vedere eventuali debolezze nel frattempo.
L’USD/JPY era ritenuto un potenziale long da molti degli analisti, ma, parlando da un punto di osservazione puramente tecnico, appare una coppia molto vulnerabile al momento. La shooting star formata a fine settimana si è fatta vedere sulla maniglia a 1,80, un’area ben resistente se si guarda ai grafici a lungo termine. Ecco perché vorrei iniziare ad andare short su questa coppia se rompessimo il fondo del range settimanale. Credo che sia molto probabile che raggiungiamo il fondo dell’area di consolidamento, vicino alla maniglia a 77.