Nella sessione di lunedì, in un ambiente altrimenti tranquillo, abbiamo visto l’EUR/USD scendere. Vedo che ora, comunque, ci troviamo sul livello 1,27, un’area che aveva già attirato la mia attenzione. Per questo andrò short su questa coppia se dovessimo scendere sotto 1,27 su una candela a 4 ore.
Questo livello era a giugno una resistenza, mentre ora offre supporto. Mi sembra inoltre che sia il fondo del supporto “e” che questo inizi a 1,28 o giù di lì. Ora che siamo arrivati proprio alla fine, e dato che la candela giornaliera di lunedì sembra un po’ una shooting star, sospetto una discesa.
Se riuscissimo ad oltrepassare il livello 1,270, sospetto che in tempi relativamente brevi arriveremmo a 1,25. In questo momento ovviamente non si può guardare più in la di così, ma ogni mossa ulteriormente ribassista molto probabilmente tenterebbe di raggiungere la maniglia a 1,20.
I problemi dell’Europa non hanno fine
I tassi d’interesse sui bond spagnoli stanno salendo di nuovo, il che mostra senza incertezze che le persone mostrano sempre meno fiducia nella Spagna, un’economia molto più grande di quella greca; diciamocelo: sembra che i greci possano continuare così per sempre. Vi immaginate se la Spagna si trovasse improvvisamente a rischiare la bancarotta ogni mese? Non c’è bisogno di dire che sarebbe un vero disastro.
A parità di condizioni, il fatto che la Germania stia rallentando e entrando in recessione, sebbene sia di piccola entità, per quanto riguarda l’Euro è senza dubbio uno dei segnali più ribassisti che ho sentito negli ultimi tempi. Ecco perché sull’Euro sono addirittura più negativo di prima. Se arrivassimo ben al di sotto di 1,27 venderei la coppia EuroDollaro, e farei lo stesso sui bilanci, andando avanti, dato che credo che potremmo scendere ancora di più. Utilizzerò comunque stop relativamente stretti, dato che ogni tanto arriva una zaffata d’oppio per la moneta unica.