L’EUR/USD ha avuto lunedì una sessione relativamente tranquilla, grazie alla maggiore liquidità dei mercati al ritorno dei trader dalla festività del ringraziamento (negli USA) della scorsa settimana. In qualche modo il mercato è sceso, trovando però supporto sul livello 1,2950, e sembra ora che l’Euro sia tutto sommato comodo sull’1,30.
Questa candela ha la forma di un martello, e dunque sembra che 1,30, andando avanti, verrà offerto. Se però rompessimo la base del martello, questo suggerirebbe una formazione “ad impiccato”, decisamente ribassista. Come tutti voi saprete, non amo l’Euro, ma devo ammettere che la ferocia di questa ascesa mi ha colpito. Guardando ai grafici, vedo una resistenza significativa a 1,3150, e ritengo che il mercato voglia provare a raggiungerla.
È ironico il fatto che una delle cose che potrebbero mandare l’Euro fuori strada sia il mancato raggiungimento, negli USA, di un accordo sulle discussioni sul “precipizio fiscale”. In una svolta logica, i trader si troverebbero a correre per la sicurezza dell’USD, anche se l’economia statunitense sarebbe colpita.
“Terra di nessuno”
Personalmente, non sono interessato ad andare long o short su questo mercato a questo punto, essendo più o meno a metà tra la cima e il fondo di un’area di consolidamento. Se dovessi scegliere una direzione, sarei molto più interessato ad andare short più ci avviciniamo alla maniglia a 1,31. Nelle vicinanze dovremmo infatti vedere l’entrata sul mercato della resistenza, che dovrebbe causare una decente opportunità di vendita.
Se però il congresso statunitense si riunisse per risolvere i temi fiscali che si trova davanti, allora potremmo assistere ad una vera corsa “risk on”, che dovrebbe mandare la coppia sul livello 1,3150 senza troppe difficoltà. In un senso un po’ tortuoso, il futuro della coppia è nelle mani del congresso più che in quelle di chiunque altro. Detto ciò, mi aspetto che la volatilità prosegua.