L’EUR/USD ha iniziato guadagnando la sessione di giovedì, ma, come si vede sul grafico, i venditori sono tornati non appena raggiunto il livello 1,3050, buttandolo subito giù. La coppia è fondamentalmente tenuta come ostaggio dal Congresso, e dal circolo dei media che continuano ad avere per tutti i cosiddetti “negoziati sul precipizio fiscale”. Il fatto è che il Congresso ha deciso di lavare i panni sporchi in pubblico, mandando così il mercato a farsi un giro per un po’.
Questa disfunzione è parecchio scioccante, è oramai non è neanche troppo giovane. Le persone iniziano a reagire sempre meno, e la saggezza di solito tipica del sistema sembra possibile solo da adesso fino alla fine dell’anno. Sarà però una soluzione che non farà altro che rimandare il problema. In altre parole, non riporteranno tutte le tasse ai livelli più alti, ma neanche risolveranno necessariamente il problema.
Sembra che nessuno stia parlando di diritto ai tagli. Questo è uno dei problemi più grandi: stiamo cercando un modo per alzare le tasse, ma non per tagliare la spesa, e per questo il Dollaro statunitense si troverà sotto pressione sul lungo raggio, man mano che debito e spesa continueranno ad accumularsi. Credo che questa coppia potrebbe arrivare a 1,80, o giù di lì.
Candele in conflitto
Per merito della shooting star stampata martedì e del martello stampato mercoledì, considero la coppia EuroDollaro molto confusa, e ritengo più che probabile che rimanga parecchio instabile per la sessione. Infatti, semplicemente, non mi piace questa coppia com’è ora, dato che si comporta da nomade (quando si è fortunati). Detto ciò, è da ammirare che la coppia sia rimasta stabile abbastanza da resistere al di sopra della maniglia 1,29. Se proprio mi obbligassero a prendere una decisione, probabilmente suggerirei la possibilità che la coppia vada un po’ più in alto.