Col conflitto in Medio Oriente che continua ad intensificarsi, i prezzi dell’oro salgono sempre di più. I recenti attacchi di Israele stimolano la richiesta di sicurezza. Ultimamente, l’oro è stato il miglior asset su cui gli investitori hanno potuto parcheggiare i loro fondi, dato che si prevede che il rallentamento globale dell’economia peserà sulla crescita di Europa e Stati Uniti. In più, l’ottimismo sugli sforzi del politici statunitensi per raggiungere un accordo sul bilancio del paese ha ridotto il fascino stile “angolo di paradiso” del Dollaro.
Sul grafico giornaliero, lo XAU/USD continua a muoversi all’interno della nuvola di Ichimoku, il che indica un’intensa battaglia in corso tra rialzisti e ribassisti. La linea Tenkan-sen (media mobile a 9 periodi, linea rossa), tuttavia, ha superato la linea Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde), dando un segnale rialzista.
Su un periodo di 4 ore, lo XAU/USD ha rotto il canale discendente che rispettava dal 9 novembre. I movimenti di ieri indicano che dietro i tori c’è più forza e volume, ma per confermare un prosieguo della tendenza bullish il prezzo dovrà chiudere al di sopra di 1734. Se riuscissimo a rompere questo livello, i prossimi obiettivi sarebbero 1738,90, 1747,30 e 1753,20. Ad ogni modo, se i titoli principali supporteranno il Dollaro statunitense e la coppia subirà un’inversione, troverà comunque supporto al livello 1729 e 1725,30, e infine anche al livello 1720,12.