GBP/USD
Sotto un punto di vista più a lungo termine, questa è una delle mie coppie preferite. Abbiamo infatti rotto in estate un triangolo ascendente, e il viaggio di ritorno a 1,58 ha mostrato la classica dinamica “rottura, pullback a ricerca di supporto, rimbalzo”, che abbiamo visto e continueremo a vedere più e più volte. Ritengo che vedremo una corsa di nuovo fino al livello 1,63 nelle prossime settimane. C’è inoltre la possibilità di stampare a 1,70 nel 2013, ed ecco perché sto tenendo fede alle mie posizioni long su questo mercato. La Federal Reserve potrebbe accelerare il processo se a dicembre si imbarcasse in un’opera di allentamento ancora più forte, come alcuni sospettano possa fare.
NZD/USD
La coppia NZD/USD è normalmente una delle mie preferite, a causa delle mosse che si possono ottenere. Detto ciò, per qualche tempo questa non si è più comportata come la coppia che conosco e amo: sembra che siamo “bloccati” tra i livelli 0,80 e 0,83, e tra i due punti troviamo moltissime interferenze. Ecco perché in futuro vedo un mercato che si sposta lateralmente, e a meno che i negoziati sul precipizio fiscale non vadano bene, data la mancanza di liquidità del mercato a dicembre, la coppia non dovrebbe andare da nessuna parte fino al prossimo anno.
EUR/JPY
L’EUR/JPY è stato ultimamente infuocato. Lo spostamento al di sopra di 105 è stato significativo, e la scorsa settimana abbiamo anche visto questa coppia cadere per ritestare quell’area cercando supporto. Ne è venuto fuori un martello, il che ci suggerisce che, più di sempre, ci stiamo dirigendo verso la maniglia a 110. Questo è il mio obiettivo ormai da un po’, e sono convinto che lo vedremo nella prossima settimana, o in quella successiva. Su questa coppia sono long, e continuerò ad esserlo. I pullback dovrebbero essere opportunità per acquistare.
EUR/USD
L’EUR/USD è al momento davvero pessimo. Il livello 1,3150 ha finora messo un tetto al mercato, e al di sotto 1,27 costituisce un sopporto testardo. La coppia continuerà ad essere spinta e fatta rimbalzare dai titoli del giornali, al momento principalmente concentrati sulle notizie dal Congresso, ogni qualvolta questi parleranno di problematiche fiscali. Non possiamo però neanche i problemi dell’Europa. Per tutte queste ragioni, l’EUR/USD continuerà ad essere schizofrenico.