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Previsioni EuroDollaro, 1° Trim. 2013

Di Christopher Lewis
Christopher Lewis è un trader Forex da diversi anni. Scrive sul Forex per molte pubblicazioni online, incluso il suo sito, giustamente chiamato The Trader Guy.

Il primo trimestre del 2013 dovrebbe rivelarsi parecchio attivo per la coppia EuroDollaro. La situazione potrà evolversi in vari modi, ma già da ora abbiamo così tanti fattori in movimento che dobbiamo spezzettarla in vari scenari.

Al momento, gli Stati Uniti stanno avendo a che fare col cosiddetto Fiscal Cliff, “precipizio fiscale”. Per i profani, questo è essenzialmente una serie di aumenti automatici delle tasse, e tagli della spesa, che andranno in esecuzione a fine anno se il Congresso non riuscirà a trovare un qualche tipo di compromesso sulla spesa. Questo è proprio ciò di cui gli USA hanno bisogno, mentre tagli alla spesa e aumenti delle tasse, quasi certamente, getterebbero l’economia in recessione. L’idea è che gli Stati Uniti abbiano bisogno di attuare queste misure, ma in maniera più graduale, e non così brutale.

Sull’altra sponda dell’Atlantico troviamo invece il problema, ormai senza fine, del debito. Sembra che se ne parli da ormai 40 anni, e la realtà è che molte nazioni europee sono in bilico default. Tuttavia, finché la cosiddetta “ingegneria finanziaria” rimarrà possibile, le banche faranno ciò che possono per dare ai propri bilanci un aspetto molto migliore di quanto non imporrebbe la realtà. Ecco perché continuiamo a fare avanti e indietro coi problemi dell’Europa, assistendo ai matti giri della morte di questa coppia di valute.

In poche parole, abbiamo due valute molto malate in lotta l’una contro l’altra.

Aspettatevi più volatilità

Odio davvero doverlo scrivere, ma dovremo aspettarci che la situazione rimanga tale a lungo. I prossimi tre mesi non saranno altro che un ottovolante per questa l'EUR/USD. Al momento, il massimo che potrebbe muovere la coppia sarebbe il raggiungimento (o il mancato raggiungimento) di un accordo in Congresso, e l’arrivo ad un qualche tipo di compromesso. Personalmente, ritengo che da qui a fine anno non riusciremo a mettere tutto apposto, e il mancato accordo getterebbe l’economia americana giù dal precipizio, ma subito dopo le cose saranno sistemate. Ricordate, tutto ciò può essere sistemato in maniera retroattiva, e credo che accadrà proprio questo. In sostanza, mentre gli investitori corrono verso la sicurezza dei titoli del tesoro statunitensi e verso un mondo di incertezza, la coppia Eurodollaro potrebbe crollare improvvisamente. Più che probabilmente, però, questa sarebbe solamente un’altra reazione istintiva che finirebbe per invertirsi. Va detto, tuttavia, che se raggiungessimo un qualche tipo di accordo vero, l’Euro passerebbe ad essere piuttosto rialzista: molti investitori cercano un’operazione più “a rischio” sul mercato.

Inoltre, non dimentichiamoci delle problematiche del debito europeo, che proseguiranno. Dopotutto, nulla è stato davvero risolto, tranne il fatto che la Banca Centrale Europea abbia ammesso di essere disposta ad acquistare il debito periferico se gli stati dovessero richiederlo. Tra questi, ricordiamo i mercati dei debiti di Spagna, Italia, Irlanda e Grecia; è dunque essenziale che la BCE stampi Euro. Dopotutto, basta semplicemente battere qualche tasto per acquistare bond dal nulla. Essendo questo il caso, l’Euro dovrà avanzare contro la maggior parte delle altre valute, Dollaro statunitense compreso, con un peso intorno al collo.

Per la maggior parte del quarto trimestre abbiamo visto il cross EUR/USD rimbalzare tra le due maniglie a 1,3150 e 1,27. Sospetto che vedremo un’azione di prezzo simile, influenzata però da un sentimento leggermente rialzista. Non credo che a breve la coppia sarà in grado di rompere al di sopra di 1,35, così come vedo improbabile una discesa sotto 1,25. Ovvio, questa è un’area da 1000 pips, ma ritengo che per l’intero trimestre non faremo che muoverci avanti e indietro. In sostanza, ci si avvia verso una ripetizione dell’ultimo trimestre.

Grafico Settimanale EuroDollaro

Il problema maggiore che vedo al di sopra della maniglia 1,3150 ha avuto origine ad inizio 2012. Come vedete, nelle immediate vicinanze si trova un importante triangolo discendente che ha raggiunto la maniglia 1,35. Essendo di recente arrivati a 1,3150, abbiamo rotto qualcosa, ma non posso non pensare che al di sopra di quest’area, e fino all’arrivo a 1,35, ci sia parecchia resistenza. Se, ad ogni modo, riuscissimo a rompere al di sopra del livello 1,35, ritengo che la coppia EUR/USD salirebbe alle stelle.

Sospetto che si possa contare su un range la cui base è vicina a 1,30 e la cui cima approccia 1,35. Ritengo che vedremo un tentativo di rompere al di sopra, basandosi sull’idea che la Federal Reserve espanda ulteriormente il programma di allentamento quantitativo. I dati sull’occupazione negli Stati Uniti continuano ad essere in qualche modo sospetti, considerando che molti “guadagni” sono ottenuti solamente sfruttando chi lascia la forza lavoro.

Ulteriore allentamento quantitativo porterebbe ad un indebolimento del Dollaro statunitense, e come risultato dovremmo vedere una risalita dell’Euro. Questa non sarà, ad ogni modo, la coppia che seguirà questa particolare dinamica in maniera più cristallina, dato che l’Unione Europea ha ancora parecchi problemi. Mi ripeto: sospetto che vedremo un’estrema instabilità condita da sensazioni di mercato leggermente rialziste.

Christopher Lewis
Informazioni su Christopher Lewis
Christopher Lewis è un trader Forex da diversi anni. Scrive sul Forex per molte pubblicazioni online, incluso il suo sito, giustamente chiamato The Trader Guy.
 

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