Ieri i prezzi dell’oro sono calati dopo che i dati rilasciati ieri hanno fornito ulteriori prove del fatto che l’economia statunitense continui a guarire. La fiducia nell’oro degli investitori è in calo da quando la Camera dei Rappresentanti ha passato la legge che estende il limite del tetto del debito fino al 19 maggio. I dati rilasciati dal Dipartimento del Lavoro statunitense mostrano che il numero di richiedenti sussidi di disoccupazione per la prima volta è sceso di 5.000 unità, raggiungendo quota 330.000. Anche il PMI (purchasing manager index, indice di direttori degli acquisti) fornito da Markit’s Flash ha superato le aspettative. Onestamente, i movimenti di prezzo di ieri sono stati tutt’altro che sorprendenti, specialmente considerando il fatto che i rialzisti hanno incontrato a 1695 una resistenza forte. Come detto nelle precedenti analisi, ritengo che lo XAU/USD rimarrà ribassista finché i rialzisti, in qualche modo, non riusciranno a spingere i prezzi al di sopra di 1705. Il canale discendente in cui la coppia è stata scambiata da ottobre ci farà da guida. Al momento stiamo girando appena al di sopra del supporto, molto importante, al livello 1666, e ritengo che vedremo qualche rimbalzo prima di dirigerci più in basso. Mentre lo XAU/USD è al di sotto della nuvola di Ichimoku, la linea Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde) sul grafico giornaliero si trova a 1661,34.
Dunque, la zona 1666-1661 sarà il livello chiave per i ribassisti, prima di sfidare 1652. Al di sotto di questo livello, aspettatevi ulteriore supporto a 1635 e 1625. Dalla parte superiore del grafico, notiamo la presenza di resistenza a 1674, 1685 e 1695.