Di: DailyForex
Il mercato dell’Euro Dollaro ha visto un’accelerazione durante la sessione di martedì, causata dai dati dello ZEW (il Centro per la Ricerca Economica Europea) molto migliori del previsto sia in Europa che in Germania. Lo ZEW è una misura della fiducia nell’economia, e il fatto che la fiducia fosse molto maggiore del previsto ha reso l’umore degli acquirenti così buono da spingere in alto il mercato.
Tutto ciò è accaduto proprio sull’area 1,3350, che ovviamente sarebbe stata comunque un supporto (relativamente) importante. Ecco perché non mi sorprende il rimbalzo della sessione, e, come dico già da qualche tempo, ritengo che la reazione istintiva che abbiamo vissuto dopo i commenti del presidente della BCE fosse eccessiva. Dopotutto, gli europei sono semplici amatori quando si parla di svalutazione della moneta, e per spingere la coppia EUR/USD molto più in basso dovrebbero essere in grado di battere la Federal Reserve, vera maestra in quel campo.
Banda di Trading
Ritengo che man mano che andiamo avanti ci accingiamo a vedere consolidamento su quest’area, e che per spingere il mercato nell’una o nell’altra direzione ci vorrà un qualche tipo di shock o di titolo principale. Credo che l’Euro continuerà a salire contro il Dollaro, e dunque sono più che intenzionato ad acquistare su questo mercato non appena romperemo al di sopra della shooting star registrata la scorsa settimana, ovvero intorno al livello 1,3520; questa mossa mostrerebbe la nuova rottura della resistenza.
Non dimentichiamo che la scorsa settimana abbiamo innescato un modello testa e spalle di dimensioni rilevanti, e un minimo di pullback non basta a negare questa analisi tecnica. Questo modello suggerisce infatti che il mercato possa arrivare alla fine a colpire 1,50, e ritengo ancora che questo sia decisamente possibile. Finché la Federal Reserve vorrà svalutare il Dollaro statunitense, l’arrivo al livello 1,50 non potrà certamente essere scartato. Ricordata, l’Europa deve mettere d’accordo almeno 17 membri per fare qualcosa di rilevante, mentre alla Federal Reserve basta spingere il tasto “stampa”.