Di: DailyForex
La sessione di venerdì ha visto lil cambio Euro Dollaro andare ripetutamente su e giù, provando a rompere al di sopra della resistenza a 1,3250 e rompendo invece al di sotto della maniglia 1,3150, che aveva agito da supporto fino a quel momento. Alla fine, in sostanza, la candela non è arrivata da nessuna parte. Se consideriamo le imminenti elezioni italiane, tutto ciò assume un senso.
Nel belpaese, infatti, non mancano possibilità che per l’Euro sarebbero negative. L’Italia, ricordiamo, è la terza economia dell’Unione Europea: quello che succederà avrà certamente un impatto sull’economia generale. In molti sono preoccupati che un candidato anti-austerità, o una coalizione non necessariamente portata a supportare le ultime mosse di questo genere, possa essere eletto Primo Ministro.
Il numero di votanti italiani indecisi questa volta è enorme, ed è per questo, probabilmente, che i mercati non volevano correre troppi rischi, nell’una o nell’altra direzione. Ecco perché il fatto che nell’ultima sessione il mercato non abbia fatto nulla assume un senso.
Punto di svolta?
Ritengo che proprio in occasione delle elezioni italiane potremmo assistere ad una svolta per la coppia EUR/USD, solo non so in quale direzione. In fin dei conti, i fattori che spingono la coppia sono molti, ma andrebbe notato che al di sotto abbiamo un supporto molto spesso; mi riesce difficile credere che la coppia possa sciogliersi come neve al sole, a meno che da Roma non esca un risultato davvero assurdo.
Detto ciò, ritengo che il livello 1,30 potrebbe con tutta probabilità essere sfidato se rompessimo i minimi della sessione di venerdì. Mi aspetto anche che il livello tenga come supporto. Un rimbalzo da questo livello dovrebbe spedire di nuovo il cambio Euro Dollaro verso 1,3250, e forse addirittura a 1,35. Credo anche che i mercati stiano iniziando a concentrarsi di nuovo sulla situazione del debito europeo, e dunque vedremo un trading parecchio caotico ed instabile. Dopotutto, sono circa due mesi che assistiamo a movimenti “nomadi”.