Di: DailyForex
Lo XAU/USD ha chiuso più alto rispetto all’apertura: i dati piuttosto deboli provenienti dagli Stati Uniti hanno pesato sulla valuta americana. Ad inizio sessione la coppia è caduta fino a raggiungere un minimo su 30 settimane a quota 1555,04, prima di riprendersi e tornare a 1582. I prezzi dell’oro hanno preso terreno dopo che il Dipartimento del Lavoro ha riportato un aumento nel numero di richieste per benefici legati alla disoccupazione, passate da 202.000 a 362.000, e che i dati della Federal Reserve Bank di Philadelphia hanno mostrato un calo dell’indice manifatturiero, sceso da -5,8 a -12,5. Anche l’Indice dei direttori degli acquisti di Markit si è rivelato inferiore alle aspettative (55,2, in precedenza 55,8). Questi dati hanno allentato la preoccupazione per una possibile fine anticipata del programma d’acquisto asset della Fed, dal valore di 85 milioni di Dollari al mese. La zona di supporto 1554/48, stabilitasi come livello importante più e più volte durante la scorsa estate, continuerà a rimanere una delle chiavi della parte bassa dei grafici. Una rottura al di sotto di quest’area potrebbe rispedire i prezzi prima a 1545 e poi a 1532.
Da un punto di vista intraday, cercate supporto su 1576, 1570,30 e 1564. Dal lato superiore, per guadagnare potenza e sfidare i ribassisti sul livello 1598 i rialzisti dovranno rompere la resistenza a 1587, che sembra corrispondere alla linea Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde) sul grafico su 4 ore. Se i rialzisti riuscissero a riportare in alto i prezzi e chiudessero al di sopra di 1598, potremmo vedere un proseguimento del trend rialzista con obiettivo almeno il livello 1625.