Di: DailyForex
La sessione di giovedì è stata positiva per la coppia EUR/USD, che ha rimbalzato sul livello 1,2750 per poi portarsi al di sopra di 1,28. Tutto ciò è una reazione alla riapertura delle banche cipriote, a sessione in corso, che non ha visto segnali di un assalto agli sportelli. Molti dei trader che conosco si sono preoccupati per un assalto di questo tipo, e ancora di più per la violenza nelle strade di Nicosia. Non avendone vista, sembra probabile che la situazione di Cipro torni a breve in secondo piano.
Com’è ovvio, ritengo comunque che il trend ribassista dell’Euro proseguirà. Dopotutto, i problemi strutturali non sono stati risolti, e Cipro è stato solo l’inizio di quello che potremmo veder accadere in più banche periferiche. Nei prossimi mesi mi aspetto di vedere una reazione nervosa dei mercati a questo episodio: ci si preoccuperà anche di Italia, Spagna e Irlanda. Di questi tempi, tutti sono preoccupati per la Grecia, che dunque non nomino neanche.
Potremmo aver creato un precedente pericoloso
Nicosia potrebbe aver creato un precedente pericoloso. Dopotutto, agli intestatari di conti correnti è stato chiesto di salvare la banca a cui appartenevano. Ovviamente il sacrificio verrà fatto dagli intestatari dei conti correnti più ricchi, e non da tutti, ma le persone non dimenticheranno che il piano originale li vedeva pagare tutti. Se le cose stessero così, nessun europeo si sentirebbe al sicuro avendo il proprio denaro in una banca portoghese: in caso l’istituto implodesse, potrebbe essergli chiesto di salvarlo.
Potremmo vedere una vera fuga di capitali, e per questo credo che i più ricchi si sentiranno molto meglio dopo che avranno versato i loro capitali in una banca di New York, piuttosto che in una a Roma, Parigi o anche Francoforte. Se le cose stessero così mi aspetto che il trend al ribasso continui anche a lungo termine, ma a questo punto è probabile che si assista ad un rimbalzo. Ritengo che su questo mercato si dovrà proseguire vendendo i rally, e al momento ritengo 1,30 molto resistente.