Di: DailyForex
Sembra che la sessione asiatica odierna abbia visto l’interruzione dell’ascesa della coppia XAU/USD, che dopo quattro giornate consecutive di guadagni si è fermata alla resistenza 1615. Recentemente la pressione al rialzo sul metallo prezioso era stata costante, specialmente dopo le elezioni italiane, che avevano reso ansiosi gli investitori. Ieri il parlamento di Cipro ha rifiutato una tassa patrimoniale necessaria a ricevere i fondi del piano di salvataggio europeo. La situazione dell’Eurozona è molto complicata, e c’è già chi parla del’Euro come di un esperimento fallito. Anche l’incertezza per quanto riguarda i negoziati sul bilancio statunitense, unita al fatto che la Federal Reserve proseguirà la sua politica monetaria, sembra supportare il prezzo dell’oro. Tenete a mente che oggi verranno rilasciate le dichiarazioni sulla politica della Fed, alla fine del meeting di due giorni. Nel mentre, in attesa della conferenza stampa del presidente della Fed Ben Bernanke, i titoli di coda dell’Eurozona continueranno probabilmente a spingere la coppia XAU/USD. Da un punto di vista esclusivamente tecnico, sul breve termine lo XAU/USD rimarrà rialzista, a meno che sull’intervallo di tempo a 4 ore i prezzi non scendano al di sotto delle nuvole di Ichimoku.
I grafici giornalieri e settimanali sono però ancora ribassisti, e per questo, se continuassimo a scalare e rompessimo attraverso il livello 1615, ritengo che 1625 offrirebbe più resistenza: converge infatti con la linea Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) sull’intervallo settimanale. Una chiusura settimanale al di sopra di 1625 aumenterebbe la pressione ad acquistare degli speculatori. In quel caso, i prossimi obiettivi dei rialzisti potrebbero essere 1633 e 1640. Dalla parte bassa del grafico troviamo supporto, ovviamente, sulle precedenti resistenze a 1606, 1598 e 1585. Una rottura al di sotto di 1585 porterebbe la situazione di nuovo in mano ai ribassisti.