Di: DailyForex
La sessione di martedì ha visto il prezzo del petrolio WTI andare avanti e indietro, concentrandosi fondamentalmente sul livello 94,00$. A fine sessione si è formata la terza candela verde di fila, e sembra ora che la possibilità di una rottura al rialzo al di sopra di 94,50$ stia man mano prendendo forza. Ovvio che tutto ciò abbia visto il contributo di un dollaro statunitense debole, e sembra che il valore della valuta americana continuerà a scendere.
Sembra che questo mercato stia tentando di costruire una sorta di base su quest’area, e credo che abbastanza presto finiremo per rivisitare il livello 96,00$. In fin dei conti, potremmo salire addirittura fino al livello 98,00$ senza generare troppe onde; sembra infatti che il mercato stia tentando di scoprire quale sarà il suo range primaverile.
Triangolo simmetrico
Guardando al grafico del Prezzo del petrolio, ad ogni modo, non posso fare a meno di notare che sembra che il mercato voglia tentare di formare un triangolo simmetrico importante sul grafico settimanale. Se esaminiamo questo triangolo, per quanto mi riguarda, credo che ci stiamo preparando ad un movimento importante, in una direzione importante, o semplicemente tentando di spostarci in diagonale finché non troveremo un range relativamente stretto per i prossimi mesi. Dopotutto stiamo iniziando ad andare verso i mesi più caldi, in cui i trader di tutto il mondo tendono ad essere meno attivi, concentrandosi più sulle vacanze che non sui mercati.
Sicuramente avremo però ancora a disposizione svariate settimane prima di tutto ciò, e dunque ritengo che sarà importante guardare al mercato. Non importa, davvero, se fate trading su questo mercato oppure no, ma pensate al petrolio WTI come ad un indicatore del rischio. Se rompessimo verso l’alto, sarebbe molto probabile che il dollaro statunitense fosse preso a schiaffi, e che molte delle più alte valute beta, come il dollaro neozelandese, il dollaro canadese e quello australiano vedessero un rialzo del proprio valore. Certo è anche però che se invece il mercato rompesse verso il basso il dollaro statunitense sarebbe probabilmente l’unica valuta da avere.