Di: DailyForex
Neanche ieri i rialzisti sono riusciti a superare la resistenza 1.486, così da prendere più slancio, e dunque il prezzo dell’oro ha continuato a scendere. Sembra che le più grandi compagnie e fondi d’investimento siano riluttanti all’idea di acquistare il lingotto dopo il brusco calo dello scorso mese, che ha portato i prezzi a rompere sotto un’ampia area di consolidamento. Da un punto di vista puramente tecnico, la rottura sotto il supporto 1.532 è stato un evento fortemente ribassista, e dunque, mentre approcciamo livelli di resistenza più forti, i più importanti attori sul mercato preferiscono creare posizioni short. Ieri la Reserve Bank of Australia si è aggiunta alle varie banche che seguono politiche monetarie molto allentate, ma il dato non ha fatto molto per aiutare il prezzo dell’oro. Oggi i prezzi volteggiano appena al di sopra di un supporto critico, 1.442. Dal momento che la coppia XAU/USD è scambiata all’interno delle nuvole di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore potremmo vedere un po’ di supporto a questo punto.
Lasciando da parte i fattori tecnici, l’alta propensione per asset più convenzionali, come le azioni, potrebbe limitare il potenziale dell’oro. La media industriale del Dow Jones ha chiuso sopra i 15.000, e il Nikkei ha colpito 14.250. Solo una correzione molto forte dei titoli di stato statunitensi e giapponesi potrebbe portare i fondi a tornare verso l’oro. Parlando solo di dati tecnici, una rottura sopra 1.486 porterebbe i grafici ad essere nuovamente rialzisti. Se le cose andassero così guarderei con attenzione 1.498, 1.505 e 1.532. Per quanto riguarda la parte bassa del grafico mi aspetto di vedere supporto sulla zona 1.442 1.438,50. Se la zona venisse rotta e cadessimo sotto 1.430, probabilmente troveremmo supporto all’altezza di 1.411 e 1.398. Se rompessimo sotto 1.398 è chiaro che i ribassisti sarebbero in pieno controllo.