Di: DailyForex
Il prezzo dell’oro ha chiuso la sessione di ieri in perdita: la pressione tecnica a vendere sta continuando a pesare sui mercati. Anche la decisione di Standard & Poor’s di rivedere le previsioni del rating creditizio statunitense da stabile a negativo ha agito contro i prezzi dell’oro. La coppia XAU/USD ha tentato di scalare sopra il livello 1.387, il fondo di un consolidamento bisettimanale, ma ha incontrato una forte resistenza ed è arrivata ad essere scambiata a 1.365,80. Nonostante l’aumento della domanda fisica, gli acquisti importanti delle banche centrale e i tassi d’interesse bassi sembrino offrire supporto al prezzo dell’oro, le relazioni indicano che le maggiori istituzioni continuano a puntare su prezzi più bassi. Sembra che i maggiori attori sul mercato si siano intestarditi sui piani futuri della Federal Reserve. I sondaggi mostrano che la maggior parte degli economisti ritiene che la Fed ridurrà l’acquisto di asset a 65 miliardi di dollari al mese già nel meeting di ottobre. Sono stato un ribassista convinto e ho suggerito che qualsiasi pullback potesse offrire opportunità di vendita dal momento che i prezzi hanno rotto sotto 1.532, il fondo di un’ampia area di consolidamento in cui la coppia XAU/USD si è mossa per più di 80 settimane. Basandoci sulla misurazioni, i grafici suggeriscono ancora che 1.266 sia in gioco.
A questo punto sono però più cauto. I maggiori mercati azionari stanno perdendo forza e questa situazione (se peggiorasse) potrebbe riportare denaro sull’oro. Oggi i livelli più importanti a cui prestare attenzione saranno 1.387 e 1.370. Se i ribassisti continuassero a dominare la coppia e spingessero indietro i prezzi sotto 1.370 è possibile che il trend al ribasso si riprenda e sfidi i rialzisti sui livello 1.360 e 1.354,50. Se i rialzisti rompessero sopra 1.387 potremmo vedere un nuovo tentativo di testare 1.400. Una chiusura sopra 1.400 darebbe ai rialzisti abbastanza forza da sfidare l’area 1.408/13.