Di: DailyForex
Venerdì la coppia EUR/USD ha subito una nuova caduta, reagendo così alla pubblicazione di un Non-Farm Payroll più forte del previsto. Durante il mese di giugno gli Stati Uniti hanno aggiunto 195.000 posti di lavoro, portando i mercati a mettere in conto la possibilità che la Federal Reserve riduca l’allentamento quantitativo già da settembre. Il contrasto con la Banca Centrale Europea, che invece si è impegnata a mantenere i tassi “straordinariamente bassi” per un lungo periodo, ha spinto i trader a lasciare l’euro per dirigersi verso il dollaro americano.
Durante la sessione di venerdì in America sono saliti i tassi d’interesse, e con loro il dollaro statunitense. La maggior parte dei trader forex non ne ha idea, ma sembra che molto spesso sia il mercato dei bond, più che qualsiasi altra cosa, a muovere il denaro. Per questo motivo i tassi d’interesse saranno uno dei fattori più importanti alla guida del cambio euro dollaro. Al momento è ovvio che gli Stati Uniti saliranno, mentre l’Europa rimarrà in discesa o stabile ai bassi livelli attuali. In entrambi i casi, gli Stati Uniti saranno favoriti.
1,28, però, è significativo
Il fatto è che il livello 1,28 è un’area di supporto significativa, e dunque non si può vendere la coppia EUR/USD al livello attuale. Voglio vedere qualche tipo di rimbalzo, e, se consideriamo quanto siamo scesi negli ultimi due giorni, probabilmente ne vedremo uno. Un rimbalzo sarebbe utile per vendere l’euro dollaro, e per questo dovremmo avere una buona opportunità per vendere da qualche parte intorno a 1,30.
È comunque possibile che, semplicemente, partendo da qui rompiamo verso il basso, e se chiudessimo sotto la maniglia 1,2750 considererei la rottura del supporto più in basso. A quel punto direi che quasi tutti i supporti hanno ceduto il passo, e che il sentimento ribassista del mercato continuerebbe a farlo scendere. L’euro, però, ogni volta sembra avere nove vite, e ogni volta che credo stia per andare in pezzi, qualcosa lo salva in calcio d’angolo.