Di: DailyForex
Il prezzo petrolio WTI è sceso durante la sessione di giovedì, piantandosi sotto il livello 105$ e rimbalzando sul livello 104$. Questo, ovvio, mostra parecchio supporto sull’area in cui questo supporto è più necessario, portandomi così a pensare che questo mercato sia ben in piedi a quota 104$, e che da questo livello potremmo assistere ad un lieve rimbalzo.
Al momento sembra che il mercato stia sgobbando ma muovendosi solo lateralmente, forse prendendo un po’ di fiato dopo una mossa relativamente parabolica, come spesso accade quando i compratori provano a raccogliere le idee per dirigersi in alto. Il livello 110$, ovviamente, sarà una resistenza tosta, e credo che il prezzo del petrolio potrebbe non essere in grado di superarlo, a meno che, ovviamente, la Federal Reserve non continui con il programma di allentamento quantitativo, magari anche mostrando segnali di espansione.
La Federal Reserve controlla i mercati petroliferi
Credo che al momento il fattore più importante dietro al prezzo del petrolio sia il dubbio che la Federal Reserve riduca o meno, a settembre, l’allentamento quantitativo. Questo influisce sul valore del dollaro statunitense, e di conseguenza muove il valore dell’oro nero in maniera inversamente proporzionale.
Anche i titoli dei giornali potranno far muovere i mercati in modo drastico: attenti, dunque, a che il mercato non faccia inversione. Poche parole pronunciate dalla Federal Reserve basterebbero per muovere il mercato di un dollaro in ambo le direzioni nello spazio di un attimo. I mercati, ovviamente, sono meno liquidi del solito, considerando che siamo nel bel mezzo dell’estate sia in nord America che in Europa. Le cose stanno così, moltissimi trader sono in vacanza, e molto probabilmente non vedremo alcun movimento “vero” fino al ritorno di tutti gli altri, alla fine di agosto, se non all’inizio di settembre. In aggiunta a tutto ciò, si aspettano le mosse della Federal Reserve: aspettatevi una generale follia e parecchia instabilità.