Martedì la coppia XAU/USD ha registrato un guadagno dello 0,58%: la debolezza del dollaro americano riporta gli investitori sul mercato dell’oro. La banconota verde è in difficoltà dallo scorso mercoledì, quando il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha dichiarato che nel breve futuro sarà necessaria una politica economica accomodante. La maggior parte degli investitori si aspettavano che la Fed iniziasse a ridurre le misure di stimolo già a settembre. Credo che la Federal Reserve manterrà le scadenze, a meno che i dati futuri non mostrino previsioni deboli per il mercato lavorativo; nel frattempo i funzionari della Fed si concentreranno per chiarificare la strategia da attuare, così che i mercati non reagiscano in maniera esagerata quando la banca centrale inizierà davvero a ridurre il ritmo dell’acquisto di titoli. Da un punto di vista tecnico i grafici a breve termine (e la formazione di un triangolo ascendente sul grafico a 4 ore) suggeriscono la probabilità di un nuovo test del livello 1.320 in caso sia oltrepassata la resistenza 1.300. Vedo anche parecchia resistenza al di là di 1.320, ma se gli orsi riusciranno in qualche modo a superare tale resistenza, probabilmente porteranno più acquirenti per la coppia XAU/USD, e a quel punto potremmo vedere il prezzo dell’oro continuare, puntando al livello 1.354 (che a maggio aveva agito da supporto).
Se i prezzi dell’oro arrivassero così lontano, toccando la nuvola di Ichimoku sull’intervallo giornaliero, cercherei segnali di debolezza per andare short. Per quanto riguarda la parte bassa, troveremo una resistenza provvisoria su 1.286,40 e 1.276. Per prendere il controllo della coppia XAU/USD gli orsi dovranno catturare il livello 1.266, dove si incrociano il top della nuvola di Ichimoku (sul grafico a 4 ore) e il fondo del canale ascendente. Se dovesse succedere, molto probabilmente la coppia cadrebbe di nuovo, rivisitando 1.248. Il fattore più importante alla guida dei prezzi dell’oro sarà la testimonianza che oggi Bernanke farà davanti al congresso.