Di: DailyForex
Il prezzo petrolio WTI è salito durante la sessione di giovedì, in cui, come vedete, è rimbalzato sulla parte bassa dell’area di consolidamento in cui ci muoviamo da qualche tempo. Credo che sia una mossa piuttosto attesa, per il semplice motivo che non c’è assolutamente nulla al momento a muovere il mercato del petrolio in generale. Detto ciò, non sono colpito da nessuna delle due possibili direzioni, ma riconosco che abbiamo un mercato su cui si può fare trading avanti e indietro. In questa situazione i trader a breve termine dovrebbero sfruttare le opportunità.
Non credo ci sarà niente a muovere il mercato finché non arriveremo a settembre. In parole povere, il mondo è preoccupato della Federal Reserve e la possibilità che riduca l’allentamento quantitativo, e non dell’equazione domanda offerta. Certo, anche questa influenza il prezzo del petrolio, ma non molto di questi tempi.
La Federal Reserve ha ancora le chiavi
Francamente sono stanco di scrivere sempre le stesse cose ogni giorno, ma non posso sottolineare abbastanza quanto la riduzione (o la non riduzione) dell’allentamento quantitativo a settembre o ottobre sia importante per il prezzo del petrolio. Non dimenticate che il mercato del WTI non è necessariamente soggetto ai problemi egiziani, al contrario del Brent. Per questo motivo rimarrà indietro: in Medio Oriente molti motivi di tensione stanno muovendo altri mercati.
Credo onestamente che questo mercato possa ricevere più offerta, per il semplice motivo che alcune raffinerie potrebbero scegliere di usare il WTI al posto del Brent, se i problemi si facessero più seri. Credo però che tutto dipenda dal dollaro americano, e da cosa farà alla fine la Federal Reserve. Per questo motivo mi aspetto che l’area 108,50$ tenga sotto controllo il mercato e che 103$ lo tenga sopra da ora al momento in cui scopriremo cosa farà la Fed.